È un vero e proprio grido d'allarme quello degli addetti al settore turistico, che in questo momento di emergenza sanitaria per il coronavirus sono letteralmente in ginocchio. Il movimento autonomo chiede lo stato di crisi mentre i piccoli imprenditori locali si organizzano in gruppi e sulle piattaforme social, per chiedere soluzioni concrete. Con un blocco della domanda di viaggi in generale per tutte le destinazioni del mondo, oltre che alle richieste di cancellazione di viaggi, il settore turistico è trra i più danneggiati dal Coronavirus.
Non si tratta quindi solo di mancanze di arrivi del turismo incoming ma anche del turismo outgoing che, non va dimenticato, comprende business travel, gite scolastiche, eventi, congressi. Il danno per le imprese turistiche, come spiega Marco Perrotti, è altissimo e gli operatori del settore chiedono al governo nazionale, regionale e locale di varare misure straordinarie di sostegno alle imprese del settore, dallo sgravio fiscale all’accesso agevolato per le imprese agli ammortizzatori sociali.
“Sono il titolare di una agenzia di viaggi di Avellino - racconta Marco Perrotti -. Siamo stati tra i più danneggiati da questa crisi. Se stiamo patendo i danni di oltre un mese di chiusura, il futuro si profila a tinte scure. Sono trascorse settimane intere nell’annullare prenotazioni, voli, viaggi. Siamo in ginocchio rispetto al futuro in cui vivremo l’impossibilità di poter operare nel nostro settore. Con altri amici, altri piccoli imprenditori, ci siamo organizzati sul da farsi, per dare voce unica alle nostre richieste. La maggior parte di noi rischia di non riaprire più.
Annullamenti, sospensione dei voli, rientri con emissione di nuova biglietteria, tanto per citarne alcune. Un’emorragia di denaro che ci ha letteralmente messi in ginocchio già dai primi giorni del lockdown. E' difficile poter vedere un futuro senza aiuti estremamente concreti."