Non bastava il calvario del Covid-19 per i tanti anziani

Sballottati come trottole da un postamat all'altro tra uffici chiusi e menefreghismo

non bastava il calvario del covid 19 per i tanti anziani

Fa male al cuore vedere poveri anziani recarsi da una zona all'altra della città alla ricerca di un ufficio postale aperto. Non tutti hanno la possibilità di aggiornarsi attraverso i social: "Ora basta, siamo stanchi di subire questa ingiustizia"

Ariano Irpino.  

Sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto di questa triste emergenza: gli anziani. C'è chi è stato aggredito mortalmente dal virus e chi sta lottando da giorni anche contro la burocrazia e i disservizi. 

E' vero si ci sono i carabinieri che attraverso una convenzione sottoscritta con poste italiane, anche in Irpinia stanno facendo recapitare la pensione a coloro che hanno un'età pari o superiore a 75 anni, o altre forze dell'ordine che in maniera silenziosa hanno aiutato con tanta umanità, nonnini a pagare le bollette o ad effettuare prelievi. Ma il trattamento che hanno subito questi anziani sballottati come trottole da un ufficio all'altro, senza la possibilità di poter riscuotere una pensione, per mancanza di vetri protettivi e personale è davvero vergognoso. Per non parlare dei postamat quasi sempre fuori servizio.

E' vero c'è stato anche l'intervento politico da parte del deputato Maraia il quale è riuscito a strappare la riapertura di Cardito a partire da domani e istituzionale prima ancora da parte del commissario prefettizio D'Agostino. Ma non si doveva arrivare a questo. Le fasce più deboli vanno tutelate sempre.La storia della mancanza dei vetri protettivi è solo un pretesto. L'ente poste italiane chieda immediatamente scusa alla città di Ariano Irpino.