Sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto di questa triste emergenza: gli anziani. C'è chi è stato aggredito mortalmente dal virus e chi sta lottando da giorni anche contro la burocrazia e i disservizi.
E' vero si ci sono i carabinieri che attraverso una convenzione sottoscritta con poste italiane, anche in Irpinia stanno facendo recapitare la pensione a coloro che hanno un'età pari o superiore a 75 anni, o altre forze dell'ordine che in maniera silenziosa hanno aiutato con tanta umanità, nonnini a pagare le bollette o ad effettuare prelievi. Ma il trattamento che hanno subito questi anziani sballottati come trottole da un ufficio all'altro, senza la possibilità di poter riscuotere una pensione, per mancanza di vetri protettivi e personale è davvero vergognoso. Per non parlare dei postamat quasi sempre fuori servizio.
E' vero c'è stato anche l'intervento politico da parte del deputato Maraia il quale è riuscito a strappare la riapertura di Cardito a partire da domani e istituzionale prima ancora da parte del commissario prefettizio D'Agostino. Ma non si doveva arrivare a questo. Le fasce più deboli vanno tutelate sempre.La storia della mancanza dei vetri protettivi è solo un pretesto. L'ente poste italiane chieda immediatamente scusa alla città di Ariano Irpino.