Il Generale Stefanizzi in visita alla zona rossa di Ariano

I controlli dei carabinieri nel giorno di Pasqua: "E' la nostra missione quotidiana"

il generale stefanizzi in visita alla zona rossa di ariano

Posti di controllo sono stati disposti nei punti nevralgici della statale 90 delle Puglie sia in direzione Napoli che Foggia...

Ariano Irpino.  

"E' la nostra missione, dobbiamo essere presenti, in strada e sempre, soprattutto quando gli altri hanno bisogno."

Sono le parole del generale di divisione Maurizio Stefanizzi Comandante  della Legione Carabinieri Campania giunto nella zona rossa di Ariano Irpino in compagnia del colonnello Massimo Cagnazzo, comandante provinciale dei carabinieri di Avellino. "Siamo in un periodo di grande emergenza e non possiamo che essere in prima fila, qui ad Ariano Irpino, come in altre parti d'Italia."

Persone incuriosite affacciate a finestre e balconi. E c'è chi fa un applauso spontaneo: "Grazie per la vostra presenza e per ciò che fate ogni giorno." Due volontari della pubblica assistenza Vita, si fermano e offrono un caffè a tutti gli uomini in divisa. Ci si saluta a gomiti.  "Questi uomini che vedete, ormai sulla strada da 40 giorni e continueranno ancora ad esserci, testimoniano la vicinanza dell'Arma alla gente, alla gente comune e soprattutto a chi soffre, ai più deboli. Ci siamo attivati, attraverso un protocollo con le poste italiane per portare in ogni stazione, le pensioni agli anziani ultra 75enni a casa. Tutto questo, per essere ancora più vicini alla gente. "

Posti di controllo sono stati disposti nei punti nevralgici della statale 90 delle Puglie sia in direzione Napoli che Foggia. Un'attività meticolosa che ha permesso di individuare diverse persone fuori dalle abitazioni in violazione del Dpcm volto a contenere diffusione del Covid-19.

Misure di contenimento elencate nel decreto punite con la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro. Sanzione che aumenta fino a un terzo se la violazione avviene con l’utilizzo di un veicolo. Attenzione particolare anche a chi dovesse violare la quarantena, pur essendo risultato positivo al virus. Qui la sanzione prevista dall’articolo 260 testo unico leggi sanitarie è punita con l’arresto da 3 a 18 mesi e con l’ammenda da 500 euro a 5.000 euro. La contravvenzione non si applica se il fatto integra il reato di epidemia colposa (452 Codice Penale) oppure un più grave reato.