"Dalla nostra piccola Comunità di Greci siamo lieti di lanciare un messaggio di speranza in questi periodi difficili che accomunano tutto il territorio nazionale ed internazionale: lo stato di isolamento sociale e di chiusura di qualsivoglia attività e manifestazione, non ha fermato l’emozione ed i sentimenti della tradizione che si tramanda da anni in occasione delle celebrazioni della settimana santa che precedono la domenica della Pasqua di Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
La sera del venerdì santo (in arbërëshe: E Prëmtja Java a Madha) si “celebra” la Kalimera, un canto composto di 85 strofe in lingua arbëreshe che, con motivo tra la nenia e il pianto rievoca la passione del Cristo dall'ultima cena alla morte in croce sul Golgota." A parlarci di questa antica tradizione del popolo grecese è l'assessore Aurelia Iole Martino.
"Quest’anno seppure non è stato possibile raccogliersi in preghiera nella Chiesa Madre dedicata a San Bartolomeo Apostolo lo si è fatto virtualmente grazie alla diffusione con altoparlanti della voce di un concittadino che, lontano da Greci grazie ad un collegamento multimediale, ha recitato quei versi facendo sì che la tradizione non si fermasse e soprattutto dando forma tangibile del messaggio che la stessa Pasqua rinnova ogni anno, quel messaggio di speranza nella Resurrezione a cui si raggiunge dopo aver percorso momenti di estremo dolore, messaggio che può toccare ed accompagnare l’intimo di ciascun religioso, di ciascun cittadino, di ciascuna persona che nonostante tutto deve farsi forza in virtù di un legame con la propria famiglia, amici e comunità che va oltre ogni impedimento contingente."
Nella volontà ed impegno a tramandare le tradizioni il sindaco e l’amministrazione comunale ringraziano il parroco don Salvatore Olivieri che pur modernizzando la celebrazione l’ha caricata di sempre maggiore emozione, quanti hanno collaborato ad organizzare gli aspetti tecnici, ma soprattutto al concittadino Antonio di Chiara che ha regalato un profondo momento di preghiera e riflessione.