Covid, casi sospetti trasferiti dalla Montevergine al Moscati

Confermata l'intesa tra la struttura di Mercogliano e l'azienda ospedaliera di Avellino

covid casi sospetti trasferiti dalla montevergine al moscati
Avellino.  

Pazienti positivi al Covid-19 o casi sospetti trasferiti dalla Montevergine al Moscati. Confermata l'intesa tra la struttura sanitaria di Mercogliano e l'azienda ospedaliera di Avellino. E' quanto viene sottolineato da una nota ufficiale diramata in serata dalla Direzione di Montevergine SpA - Casa di Cura Privata, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, nella quale si legge che “nell’ambito dell’opera di prevenzione e contenimento della diffusione del virus CoViD-19 in Regione Campania, la clinica è direttamente impegnata nella Rete di Emergenza Regionale per i pazienti urgenti NON-COVID di area cardiovascolare e pneumologica. Sono costantemente monitorati tutti i pazienti, anche rispetto al rischio di potenziale contagio”. “Rispetto ai casi che vengono ipotizzati quali sospetti, siano essi ricoverati o che si presentino all’accettazione di urgenza (munita di apposito filtro pre-triage in tenda fornita dalla Protezione Civile), effettuati gli accertamenti ed indagini del caso, vengono repentinamente attivate le procedure di trasferimento per mezzo del 118 agli Ospedali COVID preposti, i quali – corre l’obbligo di segnalare - stanno fornendo la massima disponibilità, efficienza e tempestività nella gestione dei trasferimenti”. “I pazienti trasferiti sono sempre precauzionalmente spostati in area separata dagli altri degenti o in altra area del pre-triage, al fine di garantire la sicurezza e l’igienizzazione degli ambienti. Altresì che continua e viene costantemente monitorato lo stato di salute del Personale Sanitario e non, sempre munito di appositi DPI (dispositivi di protezione individuale) e osservante specifiche procedure di sicurezza a seconda delle mansioni. Laddove, al sorgere di dubbia sintomatologia - spiega la clinica - ovvero a seguito degli esiti di continuative procedure di autocontrollo cui è sottoposto, fosse ritenuto a rischio di possibile contagio – conclude la nota - viene posto in isolamento domiciliare e segnalato agli Enti SSR competenti affinché attivino le dovute procedure di verifica”.