Tutto in poche ore. Il primo morto per Coronavirus in Irpinia e il boom di contagi: 18 in un solo giorno. Una vera e propria escalation, che dal focolaio ad Ariano attraversa più comuni, per arrivare al capoluogo. L’ultimo aggiornamento dell’Asl conferma l’inquietante sommarsi di numero di contagi ad Ariano Irpino. 22 persone sono risultate positive al test sul Tricolle, sui 37 complessivi su base provinciale.
L’elenco dei comuni interessati
Ma l’elenco dei comuni interessati si allunga. Ariano (22 contagi), Avellino (2 contagi), Lauro (1 contagio), Forino (1 contagio), Venticano (1 contagio), Gesualdo (2 contagi), Chiusano San Domenico (1 contagio), Grottaminarda (1 contagio) Savignano Irpino (1 contagio) Mirabella Eclano (4 contagi), Mercogliano (1 contagio). Nel capoluogo il secondo contagiato è un uomo di 45 anni, che è ricoverato al Moscati. Intanto si sono aggravate anche le condizioni del medico di Mercogliano. Un dottore, in forze all’ospedale II Policlino di Napoli, che era in auto isolamento dallo scorso 3 marzo. Un sospetto contagio confermato pochi giorni fa. Poi il ricovero al Moscati. Ma ieri il peggioramento delle sue condizioni ha imposto il trasferimento all’ospedale Cotugno di Napoli.
Il decesso
Intanto Mirabella Eclano è il comune in lutto per la morte di un 73enne, che era diabetico e già ricoverato prima ad Ariano e poi al Moscati di Avellino, per un quadro clinico difficile che ne aveva imposto un rapido ricovero in ospedale. L’uomo è morto ieri sera nel reparto di medicina interna, dove era tenuto in isolamento. Venerdì sera era arrivato al pronto soccorso del Moscati Avellino.
Insufficienza respiratoria e broncopolmonite. Queste le patologie accertate, che hanno imposto l’avvio immediato del protocollo per sospetto contagio da Covid-19. Ieri mattina è stato eseguito il tampone orofaringeo. Il responso è arrivato in poche ore. Il tampone, processato nel laboratorio di virologia del Moscati, ha confermato i sospetti di contagio da Coronavirus. In poche ore le condizioni cliniche dell’uomo sono peggiorate, fino al decesso avvenuto in serata. Intanto sui tre tamponi post mortem effettuati venerdì, due sono risultati negativi per un 66enne di Avellino e un 79enne di Ariano. Ma il terzo test potrebbe riservare l’ennesima triste conferma, l’ennesimo nome, un’altra unità che andrebbe ad aggiungersi all’elenco dei contagiati.
Il medico eclanese si è ammalato prestando aiuto
Intanto dal Comune di Mirabella a firma del sindaco la nota sul medico contagiato invita a riflettere. Giancarlo Ruggiero spiega: la nostra comunità è in allarme. Il virus è presente nella nostra città. I numeri parlano chiaro. Dovete restare tutti a casa, da oggi è tolleranza zero. Un nostro concittadino, un valente medico chirurgo in forze al Rummo di Benevento, si è ammalato. Lui, coscienziosamente è restato a casa da giorni con sua moglie, viene monitorato e non ha avuto contatti con nessuno. Ma si tratta di un medico in prima linea per aiutare chi si ammala, che a sua volta si è ammalato. Ora basta. La comunità deve mostrare di essere coscienziosa e di rispettare le regole, da oggi sarà tolleranza zero.
I sanitari del Moscati: vogliamo fare il test
Intanto monta la protesta dei sanitari del Moscati, dove un anziano risultato positivo al test originario di Greci ma residente ad Ariano Irpino, che prima di essere posto in isolamento in ospedale ha frequentato i reparti di medicina interna e il pronto soccorso prima. Medici e infermieri chiedono di fare il test. Tutti vogliono essere sottosti a tampone. Il sindacato Nursind sceglie le vie legali. Dopo il no dei direttori Lanzetta e Castaldo, rispettivamente direttore sanitario e direttore medico del Moscati, i referenti di categoria diffidano l’azienda. Appello a De Luca per ottenere risposte efficaci ad horas. “Non si può far morire chi agisce per aiutare” tuona roina Iannuzzi rappresentante degli infermieri sigla Nursind.
Il 118 è in affanno
Non solo il Moscati è in affanno. Anche le varie postazioni del 118 chiedono nuove scorte di presidi sanitari di protezione individuale. Tute, mascherine, guanti scarseggiano e gli operatori in molti casi, hanno dovuto rifiutare chiamate per sospetti casi Covid-19. Insomma, i sindacati invocano strumentazioni e potenziamento di organici. L’Asl ha fatto scattarle procedure di reclutamento in urgenza di nuovo personale. Oggi si valuteranno eventuali richieste di inserimento in organico.