Il Consorzio dei Servizi Sociali di Lioni si prepara a pubblicare un bando di concorso per l’assunzione di una nuova figura professionale. Un annuncio che arriva al termine dell’assemblea dei sindaci oggi da parte del presidente Vito Farese, pronto a rilanciare le attività e il ruolo di primo piano dell’ente deputato alla gestione delle politiche sociali.
Con la conclusione della parentesi elettorale delle regionali e del rinnovo delle rappresentanze in tre comuni del distretto sanitario ha riaperto la questione della modifica dello statuto, propedeutica al rinnovo delle cariche elettive.
“Il primo statuto è già stato modificato quando la Regione Campania aveva annunciato la soppressione dei consorzi di servizi, e nell’empasse che si era creato, alcuni avevano già adottato delle modifiche in consiglio comunale per avviare la trasformazione della soggettività giuridica, da consorzio di servizi a consorzio di funzioni” spiega Farese. “Poi però, la Regione Campania ha ritrattato, e la manovra di trasformazione in corso è stata congelata. Il risultato è stato che una parte dei comuni avevano apportato modifiche allo statuto e una parte no”.
Oltre alla trasformazione in “ente di funzioni”, i sindaci- soci dell’ente di Lioni avevano proposto una modifica del Consiglio d’Amministrazione, ovvero l’abolizione delle cariche di diritto, derivanti dalle rappresentanze dei sub ambiti dl distretto sanitario altirpino.
“Stiamo predisponendo il terzo statuto per superare i due precedenti e omologare le decisioni dell’assemblea da portare nei consigli comunali” continua il presidente. Al vaglio dell’assemblea anche le modifiche proposte dal sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo, che prevedeva il ridimensionamento del CdA da 11 a 9 componenti.
“La proposta è quella di annullare i membri di diritto, per suddividere il territorio a seconda del numero di abitanti e garantire un’equa rappresentanza a tutti. Si immagina di assegnare due “seggi” all’Irpinia d’oriente, due al distretto di Sant’Angelo, uno a Montella, uno per i comuni al di sotto dei mille abitanti, uno per i comuni da mille a tre mila e altri. Sarebbero 8 i componenti in tutto”.
I lavori intanto, a detta di Farese sono a buon punto e si prevede che il nuovo statuto possa essere licenziato entro la fine di giugno per indire una nuova assemblea a luglio e programmare le elezioni per il rinnovo delle cariche elettive, fra presidenza e CdA.
Il mandato triennale di Vito Farese, infatti, è scaduto il 20 marzo scorso, ma a causa delle incongruenze sullo statuto e la campagna elettorale in corso per le regionali, hanno reso necessaria la sua permanenza alla guida dell’ente. “Fra le modifiche dello statuto c’è anche il regolamento per l’elezione del presidente, che non sarà più eletto dal CdA, ma dall’assemblea dei sindaci”.
Vito Farese è pronto a ricandidarsi? “Se fosse necessario sarei pronto a dare il mio contributo: c’è la disponibilità anche a dare una mano a chi avesse intenzione di subentrare. Adesso ci sono anche nuovi equilibri politici determinati dalle elezioni”. La vittoria del centro sinistra in Regione Campania non altera però gli equilibri raggiunti al tavolo altirpino. “Il Pd non ha la maggioranza assoluta e in questi tre anni è stata adottata una politica trasversale: resto fermamente convinto che si debba tenere conto della maggioranza assoluta dei componenti” conclude.
Elisa Forte