Ha deciso di farla finita lanciandosi da un ponte in un giorno di inverno, Felice Soriano, di Lioni, operaio idraulico forestale della comunità montana “Alta Irpinia”. Felice forse aveva deciso, programmato di farla finita, di fare quel salto nel vuoto. Di lui nessuna traccia per ore, giorni. Da domenica sera nessuno lo aveva più visto in paese. I familiari hanno vissuto giorni di piena allerta, ansia e paura. L’attesa, le ricerche hanno poi dimostrato che il peggiore dei timori era fondato. Domenica sera intorno alle 23 il figlio ha allertato i carabinieri del posto per denunciare la scomparsa di suo padre. Poche ore dopo i militari hanno individuato la sua auto: un fuoristrada Nissan bianco, parcheggiato sul fianco di un cavalcavia in contrada Civita. Poco dopo la tragica scoperta. L’uomo era senza vita. E’ stato ritrovato cadavere, riverso sotto il ponte.
Le indagini hanno confermato che l’uomo si sarebbe lanciato dal cavalcavia. Poi la caduta dopo più metri su un pezzo di asfalto. di una strada chiusa al traffico veicolare: si tratta di uno svincolo della Fondovalle Sele mai ultimato.
L’ispezione del cadavere, da parte del medico legale, ha svelato un particolare ancor più drammatico. la morte dell’uomo risalirebbe alla sera di domenica. Da due giorni il corpo senza vita di Felice era sotto il cavalcavia. La salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi. Solare e cordoglio in paese,. tutti parlano di un uomo mite, garbato e molto riservato.
Sposato, lascia moglie e due figli. Dolore e cordoglio di amici e parenti. A ricordarlo Pasquale Larotonda, uno dei tanti operai idraulico – forestali della comunità montana «Alta Irpinia».
“Abbiamo perso un amico. Un uomo perbene, che si è sempre distinto per la sua naturale gentilezza e propensione all’aiuto del prossimo. Che dire. Siamo tutti distrutti. ricorderemo sempre il suo animo gentile”.