In oltre diecimila a Montevergine per l'omaggio a Mamma Schiavona. La Candelora sul Monte Partenio ha portato sul sagrato del Santuario pullman e comitive da tutta la Campania. Ma non solo. Arrivi per la juta dei femminielli da tutta Italia e dall'estero.
Attivisti e referenti del Movimento Lgbt hanno preso parte alla festa. L'ingresso delle varie paranze nella cappella della Madonna hanno commosso e trascinato i fedeli. Anche l'Abate Riccardo Luca Guariglia ha assistito all'arrivo dei pellegrini e fedeli.
Imponente il servizio d'ordine tra Carabinieri e Polizia per assicurare in tranquillità la salita dei tantissimi pellegrini verso il Santuario. Ha emozionato l'esibizione di Marcello Colasurdo.
Presente la vicepresidente di Atn, Associazione Trans Napoli Loredana Rossi che ha accompagnato sotto braccio Colasurdo in chiesa durante la sfilata della paranza e ha ricordato l'importanza della Candelora nella battaglia per rivendicare i propri diritti per la comunità Lgbt. I fedeli in chiesa hanno ricevuto le fiaccole benedette tipiche della Candelora.
Ma la vera notizia di questa Candelora 2020 è stato il boom turistico registrato nel wekend in tutti i Comuni del Partenio. Presi d'assalto i bed and breakfast e i gli agriturismo della zona.
Stamattina non c'è stata Vladimir Luxuria madrina storica della Candelora, che ha fatto comunque tappa in Irpinia nei giorni scorsi. Luxuria che ha voluto donare un suo oggetto d’oro al Santuario ha ricordato nei pomeriggi di incontri e dibattiti in provincia di Avellino l'importanza del rispetto dei diritti di tutti. Un gesto simbolico dopo il furto di pezzi pregiati ex voto che hanno ferito il cuore dei fedeli e della comunità benedettina. Nella giornata di oggi sono state potenziate le corse della Funicolare a partire dalle 8, già attiva la prima corsa.
Alla festa della Candelora c’è anche una delegazione dei lavoratori della Novolegno, con tanto di striscione. Un presidio simbolo, per non far spegnere i riflettori sulla vertenza che va ormai avanti da un anno. Gli operai sono in presidio da ben 17 notti nella sala consiliare del Comune di Montefredane. Chiedono, per prima cosa, un incontro al Ministero dello Sviluppo, affinché venga prorogata di un anno la cassintegrazione