Musica e cultura: un binomio inossidabile. Piantedosi e Bartoletti incantano una platea gremita e variegata . In una veste insolita, il Prefetto Matteo Piantedosi, ha intervistato il giornalista Marino Bartoletti sulla storia del Festival di Sanremo. Una conversazione piacevole, intervallata da momenti musicali che hanno rievocato i successi della kermesse canora, coinvolgendo il pubblico presente. L’Almanacco del Festival di Sanremo di Marino Bartoletti e Lucio Mazzi ha conquistato il pubblico di Pietrastornina e non solo. Una conversazione sui 70 anni del Festival da Luigi Tenco, a Nicola di Bari ,da Gianni Morandi agli esordi di Vasco Rossi, alla vittoria di Mahmod tanti i brani interpreti da Gerardo Carluccio accompagnato dal pubblico presente
“Il Festival non è mai stato solo canzonette: su quel palco si sono affrontati temi molto seri –ha affermato Bartoletti. “ Sanremo è stato ed è allegria e malinconia, euforia ed amarezza, speranza e declino, gioia e tragedia, conversazione e progresso, giustizia ed errori, concretezza e fantasia”. Sanremo per me è come Disneyland. Mi aspetto , un Sanremo divertente. Ma ogni Festival si giudica alla fine, mai prima anche se quest’anno le premesse sembrano buone.
“Bartoletti conosce tutti i dettagli di Sanremo che io lo guarderò in tv”- afferma Il capo di Gabinetto del Viminale ,Matteo Piantedosi, presidente del circolo socio culturale Petra Strumilia che ha organizzato l’evento. Il primo di una lunga serie