Tunnel Partenio. "Stop polemiche.Così usciamo dall'isolamento"

Approda in consiglio ad Avella lo studio di fattibilità. Biancardi: proteste strumentali

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Il presidente della provincia: non solo traffico su gomma, ma con il traforo anche il treno arriverà in Valle Caudina

Avella.  

Si terrà domattina il consiglio comunale ad Avella sul traforo del Partenio. Appuntamento alle ore 9,30 nell’aula consiliare guidata da Domenico Biancardi, promotore del progetto e presidente della provincia di Avellino, per il via libera allo studio di fattibilità del progetto. Sul tavolo c’erano state due proposte, con altrettanti studi di fattibilità, previsione di costi e valutazione dell’impatto ambientale. Quella selezionata e che domattina approderà in consiglio per poi procedere il suo iter negli altri consigli comunali, prevede la creazione di un tunnel di quasi tre chilometri di lunghezza, che collegherà il Mandamento alla Valle Caudina. “Così finalmente proprio questa zona al confine col Sannio uscirà dall’isolamento - commenta Biancardi -. Si tratta di un progetto necessario. Lo studio di fattibilità  valuta ogni aspetto dalla pendenza del territorio al percorso di percorrenza da effettuare”. L’intervento avrà un costo complessivo di cento milioni di euro. “Credo che tutte le polemiche scattate negli ultimi giorni siano inutili contestazioni da parte di chi non conosce bene il territorio - spiega Biancardi — Ho molto apprezzato l’intervento di chi, invece, ha ragionato sulla lungimiranza di un intervento che coglie tutta la necessità di un collegamento atteso da tempo. Poi la parola passerà anche ai comuni di Rotondi e Cervinara, perché sia approvato anche lì lo stesso studio di fattibilità. Una volta incassato l’okay si procederà con il progetto esecutivo. Stiamo parlando di fondi europei da non smarrire. Un’occasione dal non perdere, abbandonandosi ad inutili polemiche”.

Proprio Biancardi elenca la lunga lista di trafori effettuati nel tempo. “Credo che se fosse ancora in vita l’onorevole Sullo avrebbe saputo fornire risposte lapidarie a chi parla di “intervento non necessario”. Basta fare dei confronti. Un’opera impattante? Ma come si può ragionare così se si guarda ai collegamenti più ovvi che ci circondano dai trafori in A16 a quello sul Raccordo Avellino-Salerno, passando per la più Recente Ofantina. E la Lioni-Grotta? Prevede la realizzazione di sei chilometri di traforo. Questo senza andare troppo lontano, guardando magari al Monte Bianco o al Gran Sasso”. Insomma, il presidente della Provincia alla vigilia della sede di consigli comunali sul tema invita le istituzioni ad una riflessione condivisa sul futuro dei trasporti in Regine Campania.

“Nel progetto diventa fondante e strategico il collegamento con la bretella Valle Caudina-Pianodardine - spiega -. si tratta di ridurre snellire rendere possibili percorsi, ad oggi, ostici lunghi e impossibili. Senza contare il trasporto su ferro. Il traforo servirà anche per collegare la Circum con la Valle Caudina. Ecco guardare al territorio, significa cogliere le necessità reali, costruire infrastrutture possibili e indispensabili per mettersi al passo, uscendo dall’isolamento”.