Raggi a Flumeri: "E' commovente vedere un'azienda che risorge"

Parte dall'Irpinia una nuova sfida per il mezzogiorno

Particolarmente emozionato in questa giornata che per Flumeri è da considerarsi storica, il deputato arianese Generoso Maraia: "

Flumeri.  

Occupazione nelle aree interne e rilancio dell'economia italiana. Parte dall'Irpinia una nuova sfida per il mezzogiorno con la ripresa reale delle attività alla IIA di Flumeri.

E' la capitale, la prima città che contribuirà con la produzione in Valle Ufita alla rinascita dello stabilimento. Stamane la visita del sindaco Virginia Raggi agli operai e dipendenti in un clima di grande distensione, armonia e fiducia verso il futuro.

"E' l'economia che rinasce davvero. Grazie al concordato di Atac, noi abbiamo salvato la nostra dei trasporti di Roma che è la più grande d'Europa. Atac ha cominciato a fare ordini di autobus e grazie alle commesse, abbiamo salvato un'altra azienda, Industria Italiana Autobus.

Flumeri riapre quindi dopo tanti anni e non solo, tutti i cassintegrati tornano a lavorare e ci sono prospettive reali di nuove assunzioni. Con una operazione abbiamo dunque salvato due aziende, non abbiamo tagliato posti di lavoro e stiamo assumendo nuove persone con una produzione italiana."

Per la Valle Ufita, l'arianese, l'alta irpinia e la Baronia quella di oggi è da considerarsi una pagina storica. Non nasconde la sua emozione il deputato del M5S Generoso Maraia, colui che ha seguito con caparbietà e impegno questa vertenza: 

"Da Ariano Irpino, Flumeri, dai paesi che affacciano sulla Valle Ufita, riparte l'irpinia. Riparte da questo stabilimento, attraverso una vera e propria politica industriale messa in campo dal movimento 5 Stelle. Questa è vittoria vera, devo ringraziare Luigi Di Maio, la sindaca Virginia Raggi. Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra, finalmente anche al Sud è possibile produrre, finalmente possiamo dare anche una risposta allo spopolamento che c'è in quest'area."

La nota dal Comune di Roma:

Una flotta bus rinnovata, migliaia di posti di lavoro tutelati in due grandi aziende italiane, Atac e Industria Italiana Autobus, e un servizio di trasporto pubblico migliore per la città di Roma. Sono i risultati degli investimenti che Roma Capitale ha fatto in due anni con l’acquisto dei nuovi autobus: ordini commissionati alla società Industria Italiana Autobus (IIA), tramite piattaforma Consip. Entro novembre del prossimo anno saranno in circolazione sulle strade di Roma ulteriori 328 nuovi mezzi acquistati negli ultimi mesi.

La sindaca di Roma Virginia Raggi è giunta insieme al Presidente di Atac, Paolo Simioni, alla presenza dell’Amministratore delegato di IIA, Giovanni De Filippis.

Saranno prodotti proprio a Flumeri i 328 nuovi bus ordinati negli ultimi mesi dall'amministrazione capitolina su piattaforma Consip: di questi 322 sono finanziati da risorse proprie di Roma Capitale per un investimento di 101 milioni di euro e 6 con fondi del ministero dell'Ambiente.

Grazie alla commessa capitolina, lo stabilimento sta riavviando la produzione, con il rientro di centinaia di lavoratori in fabbrica, più di 80 soltanto nelle ultime 4 settimane. Nel 2020 la fornitura di Roma Capitale sarà di gran lunga la principale per la società.

“Oltre 100 milioni di euro investiti nell’acquisto di nuovi bus e due grandi aziende italiane salvate in un colpo solo. Oggi confermiamo ancora una volta che il percorso di risanamento avviato dalla nostra amministrazione per il servizio di trasporto pubblico capitolino è quello giusto. È una grande soddisfazione poter incontrare operai e dipendenti che contribuiscono con il loro lavoro alla realizzazione di nuovi mezzi per la nostra città. Da un lato Industria Italiana Autobus aumenterà la sua produzione in Italia, dall’altro Atac, con i nuovi bus, può continuare a potenziare il servizio offerto e a tenere fede agli impegni presi con l’avvio del concordato. Sono risultati importanti. Abbiamo creduto nel progetto Atac, abbiamo dato lavoro alle imprese che ruotano intorno a questa grande società, sostenendo intere famiglie e permettendo nuove assunzioni, nell’interesse della collettività. Ricordo inoltre che, con i 227 mezzi arrivati quest’anno, entro fine mandato avremo oltre 700 nuovi bus su strada. I nuovi mezzi miglioreranno soprattutto i collegamenti per le nostre periferie”, ha dichiarato la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

L'intervento integrale del deputato Generoso Maraia:

Una bella giornata di festa nello stabilimento Industria Italiana Autobus di Flumeri. Questa mattina l’azienda ha riunito i lavoratori e le istituzioni del territorio per brindare al primo Natale senza lavoratori in cassa integrazione.

 

Industria Italiana Autobus rappresenta un grande successo del Movimento 5 Stelle. Lo stabilimento di Flumeri, dopo la chiusura voluta dalla FIAT, era stato completamente abbandonato. La nuova proprietà si è ritrovata davanti a locali inagibili, a una produzione ormai ferma e a dipendenti perennemente in cassa integrazione. Dopo un anno, i lavori di ristrutturazione degli stabili sono quasi completi, sono riprese le attività di saldatura e il lavoro procede su due turni giornalieri. L’anno prossimo verrà avviata la produzione di autobus a Metano, verrà installata una seconda linea di produzione e verrà messa in funzione la pista di collaudo per autobus (unica in Italia e collocata nel perimetro industriale di Valle Ufita).

Ad oggi, Industria Italiana Autobus, negli stabilimenti di Bologna e Flumeri, ha richiamato dalla cassa integrazione tutti i 450 dipendenti. Lo stabilimento di Flumeri, in particolare, ha raggiunto l’obiettivo alla fine dell’anno facendo tornare in fabbrica tutti i lavoratori.

Industria Italiana Autobus, grazie all’attenzione della politica e grazie a importanti investimenti pubblici, è oggi un’azienda che può guardare al futuro con ottimismo, che si è resa protagonista del ritorno della produzione di autobus in Italia e che prevede di assumere nuovi lavoratori entro la fine dell’anno prossimo.

Dobbiamo essere tutti orgogliosi per aver ridato un futuro ad una fabbrica che sembrava destinata alla chiusura, per aver ridato speranza a tanti lavoratori che guardavano con timore al proprio futuro. Oggi questi lavoratori possono festeggiare tranquillamente il Natale sapendo che il peggio è passato.