Cittadinanza onoraria Liliana Segre, passa la mozione La Vita

Tutela dei diritti umani e delle libertà. Da Ariano Irpino un grande gesto di solidarietà

Mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre

Ariano Irpino.  

"La comunità arianese attraverso il  massimo consesso cittadino  ha il dovere  di  prevenire e contrastare le discriminazioni sociali ed  ogni forma di incitamento all’ odio, all’intolleranza, al razzismo, all’antisemitismo e al neofascismo che in questi ultimi tempi occupano la scena pubblica in maniera dirompente e diffusiva, alimentandosi anche attraverso l’ uso ossessivo del web."

Inizia con questa premessa la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, presentata al sindaco Enrico Franza e all'intero consiglio comunale, dal consigliere Giovanni La Vita.

"La tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali deve essere la bussola in grado di orientare l’ agire pubblico di ogni rappresentante delle istituzioni democratiche ai vari livelli, partendo innanzitutto dalle amministrazioni  periferiche in cui è piu’ diretto il contatto con i cittadini  e indirizzando  lo sguardo verso modelli educativi che ispirino soprattutto i più giovani a ricercare validi punti di riferimento. Lo straordinario impegno civile di una illustre testimone del nostro tempo, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, come nel caso della senatrice a vita Liliana Segre, deve indurre il contesto sociale in cui viviamo  a recepire piu’ adeguate risposte ai sentimenti di avversione , ai crimini di odio, alla xenofobia e ad altre plurime azioni di istigazione alla violenza che destano sempre piu’ allarme sociale e pericolo per la convivenza civile.

Superfluo ripercorrere l’incubo della persecuzione nazifascista  e della deportazione nei campi di concentramento dell’ allora tredicenne Liliana Segre sino al giorno della sua miracolosa liberazione avvenuta il 1° maggio del 1945 dopo un anno e mezzo di prigionia e di sofferenze indicibili; ciò che rileva in questa sede è il lungo e inesauribile percorso di testimonianza non soltanto sugli orrendi  crimini dell’ olocausto e sui rigurgiti dell’ antisemitismo ma soprattutto sulla riflessione stimolata nelle scuole di ogni ordine e grado in relazione a quanto è accaduto anche in Italia con la promulgazione delle leggi razziali.

In questo faticoso itinerario - scrive La Vita -  la senatrice non ha omesso di evidenziare quanti si sono fermamente opposti (in pochi per la verità!) nella nostra Nazione al progetto di sterminio, mettendo a rischio la propria vita per salvare altre vite, in modo da conservare  nel nostro paese la memoria affinchè queste tragedie non possano mai piu’ accadere.

Nel solco dei valori costituzionali supremi a cui si ispira anche lo statuto del nostro comune va ascritto a suo merito l’iniziativa di istituire la commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e di istigazione all’odio e alla violenza, approvata di recente al senato con il proposito di svolgere compiti di indirizzo, controllo e contrasto dei fenomeni suddetti nonchè di creare collegamenti su questi temi con altre istituzioni pubbliche nazionali e sovranazionali.

La commissione avrà, tra gli altri compiti, anche una funzione propositiva , di stimolo e di impulso  nell’ elaborazione e nell’ attuazione delle proposte legislative che consentirà di fare rete con le associazioni rappresentative  e con le altre articolazioni del potere pubblico,creando una vera e propria barriera  di protezione contro le nuove discriminazioni ed ogni forma di apologia.   

In un clima di crescente evoluzione di comportamenti offensivi e di denigrazione delle persone va sostenuto, senza alcuna strumentalizzazione politica, lo sforzo di chi, come la senatrice a vita, si sta  prodigando alla sua veneranda età per migliorare e rendere sostenibile la società in cui viviamo, esponendo se  stessa a rischi e pregiudizi per l’incolumità personale a causa delle gravi minacce ricevute.

A questo proposito - conclude La Vita - nonostante sia  stata tentata dall’abbandonare l’impegno pubblico essendo costretta a  vivere sotto protezione in una condizione surreale per un paese democratico, gli attestati di solidarietà indirizzati da ogni dove alla senatrice Liliana Segre hanno indotto quest’ultima a continuare la sua missione dall’elevato valore morale.

E’ per questo che i sottoscritti consiglieri comunali, al fine di dimostrare sostegno, vicinanza e  solidarietà concreta  alla senatrice a vita Liliana Segre, propongono al consiglio comunale di delegare  la Giunta per il conferimento della  cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, stabilendo che sia il sindaco con il presidente del consiglio a consegnare la massima onorificenza con le modalità che si intenderanno assumere."