"Sisma come quello dell'80 fanno ancora paura": parla Dolce

Il numero 2 della Protezione Civile invita a mantenere la guardia alta

Lioni.  

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli è corso in Sicilia per l'emergenza maltempo delle ultime ore ma a Lioni, nel giorno della commemorazione delle vittime del sisma in Irpinia, c'era il numero 2 Mauro Dolce per portare la testimonianza di chi è quotidinamente in prima linea nella prevenzione e nella difesa del territorio.

"Non c’è nessuna parte d’Italia pronta ad affrontare un terremoto” - commenta in maniera secca Dolce - alla domanda se l’Irpinia, oggi, fosse in grado di affrontare un nuovo sisma. “Questa provincia forse sarebbe pronta ma di fronte ad un terremoto di entità media-bassa. Qui comunque si è ricostruito meglio, riparato e rafforzato l’esistente. L’attenzione, però, va mantenuta sempre alta".

La Regione Campania, intanto, sta provando ad aggiungere i pezzi che mancano nel mosaico della ricostruzione. "Palazzo Santa Lucia impegnerà 92 milioni di euro per quelle opere non ancora avviate perché in attesa di finanziamenti - spiega Roberta Santaniello, delegata regionale del Presiodente De Luca per la Protezione Civile - Indirizzeremo i Comuni verso una migliore ed adeguata spesa dei fondi". 

Rosetta D'Amelio racconta a Ottopagine.it il suo 23 novembre 1980 a Lioni: "Ricordo l'esercitò che arrivò e scavava con le mani per estrarre le persone dalle macerie. I contadini doveano dare le zappe, le pale con il coinvolgimento di tanti volontari e con quel grido di dolore "Fate Presto" sul giornale che ancora riecheggia nelle nostre orecchie. Porterò sempre con me l'immagine del Presidente Pertini nella piazza di Lioni".. 

Per il vice governatore Bonavitacola "dobbiamo prendere bene ad esempio questa lezione perchè lo sviluppo economico di un territorio è molto legato alle vocazioni di quel territorio perchè gli atterraggi dall'alto di iniziative imprenditoriali volatili, nel mondo della globalizzazione, alla fine hanno sempre un respiro corto".