Maledetta Ofantina. Serino piange Carmine e Antonio

I due cacciatori si erano fermati per aiutare un automobilista in panne: travolti e uccisi

I due nell'impatto hanno fatto un volo di trenta metri finendo giù dal viadotto. Aperta una inchiesta. Indagini col drone per accertare la dinamica. Rabbia tra i sindaci altirpini che chiedono sicurezza sulla strada della morte

Serino.  

«Non è possibile. Non riesco ancora a crederci. Siamo distrutti». Lo ripete più volte il sindaco di Serino, Vito Pelosi, che ieri mattina subito dopo la tragedia sull'Ofantina ha raggiunto il luogo del dramma. Due cacciatori, amici sodali, una calda mattina d'autunno e la morte che ha spezzato per sempre la loro vita.Erano  partiti presto ieri mattina da Serino per andare a caccia assieme Carmine Molisse e Antonio De Feo, 52 e 64 anni, con il figlio di quest'ultimo Giandomenico.  La comunità di Serino è colpita al cuore, di fronte al dramma di due famiglie. Carmine Molisse e Antonio De Feo erano persone amate e conosciute, per quella naturale propensione alla disponibilità e generosità. E ieri mattina la loro generosità ha spinti i due amici e il figlio di De Feo ad aiutare chi era rimasto fermo sulla strada maledetta. Poi la tragedia, le grida e quel volo di metri e metri che i corpi dei due poveri cacciatori ha fatto prima di piombare al suolo, ai piedi del viadotto. La procura ha aperto una inchiesta. Il perito ha avviato verifiche col drone per accertare ogni aspetto del tragico sinistro avvenuto ieri mattina alle 8.45. 

Una rapida sequenza ha scandito il dramma. Lungo la strada Carmine e Antonio si erano imbattuti in una Ford Fiesta in panne. Mentre la soccorrevano sono sopraggiunte due vetture che non sono riuscite a evitare l’impatto. La prima delle due, una Ford Fiesta, ha travolto Molisse e De Feo e ha colpito la Panda e l’altra Fiesta. Un impatto tanto violento da spingere i due oltre la protezione del viadotto. Per loro nulla da fare. Altri quattro i feriti. Un bilancio pesantissimo, una dinamica che lascia senza parole per l'assurda insensatezza di vedere morire due persone nel nobile gesto del soccorrere e aiutare.

«Siamo vicini alle famiglie. A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza ci stringiamo al loro dolore, che è ilnostro dolore», dice il sindaco Pelosi. Non sono frasi di circostanza. Carmine Molisse era il papà dell’assessora comunale Fausta Molisse. Da pochi giorni il 52enne dipendente del municipio era diventato nonno e in paese lo conoscevano tutti perchè guidava lo scuolabus, che traghettava i piccini del posto ogni giorno a scuola. Oltre che a Serino, Antonio De Feo era assai conosciuto nella vicina San Michele di Serino. Qui, in via Roma, aveva gestito per circa 35 anni una macelleria.

Una tragedia inaccatabile e incredibile. Carmine e Antonio, nel tentativo di offrire soccorso, hanno perso la vita tragicamente lungo l’Ofantina. Un destino veramente crudele.Dolore e rabbia nelle parole dei sindaci altirpini del tratto maggiormente rischioso della strada. I primi cittadini di Montella, Buonapane, Volturara, Sarno, Montemarano, Palmieri e di Chiusano, De Angelis, chiedono interventi radicali che  realmente in sicurezza la strada. Troppe croci sull'asfalto,, troppo sangue e lacrime per l'Irpinia e la sua gente.