Commozione e compostezza hanno accompagnato l'ultimo saluto a Ida Colucci inviata Rai e direttore del Tg2 fino a pochi mesi fa. La comunità di Sant'Angelo all'Esca si è stretta attorno alla famiglia della nota giornalista. Un lungo e caloroso applauso ha accolto il feretro arrivato puntuale da Roma all’ingresso della chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo dove si è svolta la funzione funebre officiata da don Ciriaco Vozella e poi all’uscita prima di raggiungere il cimitero.
Niente manifesti, nessuna autorità ma solo qualche collega ha preso parte ai funerali strettamente privati come ha voluto la famiglia. Tenta di lasciare un ricordo di Ida, ai nostri microfoni, il noto mezzobusto del Tg1 Alberto Matano, ma poi si allontana, scusandosi, bloccato dalla commozione. Non ce la fa a partecipare ai funerali in chiesa l'anziana madre, resta in silenzio seduta nella sua casa situata di fronte alla chiesa.
Presente solo un picchetto della Polizia di Ariano Irpino coordinato dal vice questore Maria Felicia Salerno. E’ una lettera del fratello Andrea a tracciare un ritratto di Ida, affidato a Don Ciriaco durante l’omelia.
“Ida era una cronista di razza, amante della vita, dei libri, del mare e dei viaggi, con la passione della politica, che sapeva guardare e descrivere con profonda capacità di analisi e meticolosità attraverso quei suoi grandi occhi tra il celeste e il verde.
Giovane cronista giudiziaria negli anni 90 ai tempi delle stragi Falcone, Borsellino e il processo Sisde. Diventa poi giornalista parlamentare e inviata all’Estero. Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Giappone, Cina, Brasile. Nel 2009 è vice direttore e poi nell’agosto 2016 arriva la nomina a direttore del Tg2. Pochi mesi dopo aveva scoperto di essere malata di cancro, ma questo non l’aveva fermata, anzi ne aveva aumentato l’impegno per rispetto della Rai, diceva ai pochissimi con i quali si confidava e soprattutto dei telespettatori. Ha trasformato il Tg2 a sua misura, originale, coinvolgente ma sempre puntuale e rigoroso, capace di sorprendere con scalette che non ti aspetti. Scelte editoriali controcorrente e allo stesso tempo di garantire continuità informativa in ogni circostanza. Ma soprattutto, durante le emergenze, con lei a coordinare sempre in prima linea. Dal violentissimo terremoto in Umbria e Marche, dell’agosto 2016 alle presidenziali in Usa con le elezioni di Donald John Trump, poi i numerosi speciali, sulla catena di attentati che avevano sconvolto il cuore dell’Europa, tra la fine del 2016 e il 2017. Berlino, Londra, Stoccolma, Parigi, Barcellona e le dirette dal mercatino di Natale di Strasburgo dove muore il giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi. Esclusivi, speciali, filo diretti e grande impegno durante la tragedia del Ponte Morandi avvenuta lo scorso anno. In prima linea nella lotta ai femminicidi in Italia. Durante la sua direzione nel Tg2 le sono stati assegnati diversi riconoscimenti. Una donna coraggiosa e intelligente, che avrebbe compiuto 59 anni il prossimo 22 agosto. Ci mancherà!"