Difesa Grande, oggi si decide come coprire la discarica

Conferenza dei servizi stamane ad Avellino

E’ il 9 luglio 2007 alle 19.30 l’ultimo vero giorno di Difesa Grande con la chiusura definitiva di quei cancelli decretata dalla legge...

Ariano Irpino.  

E' convocata per questa mattina ad Avellino, la conferenza dei servizi, per decidere, il futuro di Difesa Grande. Al tavolo siederanno tutte le istituzioni preposte, a partire dal sindaco della città di Ariano Irpino, in cui è situato l'impianto, Domenico Gambacorta. Lo zoccolo duro, sembra che sia legato al tipo di materiali da utilizzare per riempire le parti vuote della discarica, livellare le vasche e procedere alla copertura finale. Materiali, che non potranno essere assolutamente rifiuti. 

La nota del Movimento 5 Stelle alla vigilia della conferenza:

"Presto verranno sversati nuovi rifiuti nella discarica di Difesa Grande Assistiamo all'ennesimo fallimento dell'amministrazione uscente, all'ennesimo schiaffo alla città." E' quanto afferma in una nota il Movimento 5 Stelle di Ariano Irpino, guidato dal deputato Generoso Maraia. 

"Nonostante le analisi dell'Arpac evidenziano la presenza di numerose sostanze inquinanti nella falda sotterranea presente al di sotto della discarica, si continua ad affermare che il sito non è inquinato e che va tutto bene.

Dopo un vergognoso rimpallo di responsabilità tra i vari enti, si è  giunti ad affermare che il potenziale responsabile dell'inquinamento della falda potrebbe essere il proprietario dei terreni agricoli circostanti alla discarica e non la discarica stessa.

Dopo mesi di indagini approfondite la politica è gli uffici hanno individuato il problema: sono i terreni agricoli che inquinano la discarica!

Siamo all'assurdo. 

L'amministrazione - continua la nota - si ostina a negare l'evidenza ed il risultato è doppiamente negativo: non solo la discarica non verrà mai bonificata ma verranno addirittura portati nuovi rifiuti ad Ariano. E' stato proposto di mettere una semplice copertura sopra la discarica, ma guarda caso, per poter mettere questa copertura la società sostiene che sia necessario riempire ulteriori volumi della  discarica con rifiuti biostabilizzati." Un ipotesi che al momento non viene confermata dagli addetti ai lavori e dall'amministrazione comunale.

La Conferenza dei servizi che si occuperà di prendere questa nefasta decisione è stata convocata per questa mattina ad Avellino.

"Noi del Movimento 5 Stelle saremo lì per impedire questo scempio. Ci sono tutte le risorse economiche per bonificare il sito e per porre la parola fine su tutta questa vicenda.Il Ministero ha dato piena disponibilità in questo senso. Non permetteremo di perdere questa occasione irripetibile. Non permetteremo che vengano portati nuovi rifiuti nella discarica di Difesa Grande."

E’ il 9 luglio 2007 alle 19.30 l’ultimo vero giorno di Difesa Grande con la chiusura definitiva di quei cancelli decretata dalla legge.

Una lunga e tormentata storia culminata nel 2004 con la grande lotta di popolo di Ariano e nel 2007, con la chiusura definitiva, dopo anni di calvario, soprusi, promesse disattese e impegni non mantenuti.

Oggi a Difesa Grande anche gli animali al pascolo hanno ritrovato la loro pace, insieme agli abitanti. Una ferita che però resterà sempre aperta fino a quando non verrà effettuata la bonifica.

La storia:

L'apertura della discarica per un periodo di due anni e con una capienza massima di trecentomila metri cubi di rifiuti avviene nel 1994, fino a diventare poi nel corso degli anni al servizio della regione Campania, tra aperture, chiusure, sequestri e dissequestri.

Correva l’anno 2004, erano i primi giorni di marzo, freddi e interminabili che la città non potrà mai dimenticare quando ebbe inizio la grande mobilitazione.

L’epilogo di una battaglia partita da lontano, dopo impregni disattesi e promesse non mantenute. Giorno e notte in strada, sfidando tutto e tutti, con grande coraggio e determinazione pur di difendere a denti stretti  la propria terra oltraggiata da una politica scellerata. Città sigillata in entrata e uscita, blocco di ogni attività, scuole chiuse e trasporti pubblici fermi. La comunità, orfana dell’amministrazione comunale, mostrò da sola i suoi muscoli. Chi non ricorda la grande tenda e la roulotte al bivio di Villanova, tra fuochi accesi e presidi. Movimenti, gente comune, bambini, adulti, anziani, donne temerarie, parroci, una forza umana senza precedenti nella storia arianese, riuscì a rispedire al mittente quei tir maleodoranti carichi di rifiuti, senza l’aiuto di nessun politico. Molti volti di quelle lunghe giornate tumultuose, da Cardito al bivio di Villanova, per uno strano scherzo del destino, non ci sono più tra cui Giovanni Maraia che per questa vicenda ha lottato con tutte le sue forze schierandosi in prima linea tra i manifestanti.

Con la partecipazione straordinaria della Città, nel ruolo di se stessa, la lotta di popolo di Ariano, fece il giro del mondo, grazie al cortometraggio scritto e diretto da Giambattista Assanti, dal titolo, le campane di Sant’Ottone.Tra la gente, nei luoghi della protesta, i due attori Vanessa Gravina e Giulio Scarpati. Un documentario puntuale e profondo che ancora oggi nel rivederlo suscita forte emozione.

Una storia infinita quella di Difesa Grande che ne ha viste di amare sorprese nel corso degli anni. Il 19 giugno 2007 un provvedimento scellerato e assurdo, fece riesplodere la tensione ad Ariano Irpino. Napoli in ginocchio, la Campania di nuovo in sofferenza affogata dai rifiuti, la discarica arianese pur essendo interessata da un inchiesta da parte della magistratura, dovette purtroppo riaprire i cancelli, ma il calvario questa volta durò fortunatamente solo venti giorni dopo la presa di posizione dell'allora sindaco Gambacorta.

La beffa, un anno dopo a pochi chilometri, in quello stesso fazzoletto di terra di una vallata già violata. E’ Pustarza, a Savignano Irpino, uno dei territori più belli della Valle del Cervaro a doversi sacrificare ancora una volta. Un futuro tutto da scrivere anche qui con una quarta vasca, in un sito galleggiante e per niente idoneo ad ospitare rifiuti.