Cresce l’attesa per il passaggio del giro d’Italia. Domenica 17 maggio l'Irpinia si tinge di rosa. In fermento i comuni di Lioni e Bagnoli Irpino individuati come traguardi volanti, ma anche tutti gli altri, 18 in tutto interessati dal passaggio della carovana rosa della 98esima edizione della manifestazione ciclistica.
Il Giro attraverserà il Comune di Lioni per ben 18 chilometri: dall’altopiano del Laceno, attraverso la montagna, proseguirà verso Gavitoni, arriverà nel centro urbano di Lioni su via Marconi, Piazza Dante, via Roma, via San Bernardino, via P. Nittoli, fino allo svincolo dell’area commerciale per dirigersi verso Torella dei Lombardi. La carovana che precede il Giro sosterà per circa dieci minuti in Piazza Dante un'ora prima del passaggio dei ciclisti.
A Bagnoli Irpino, invece, l’amministrazione comunale guidata da Filippo Nigro punta a replicare l’enorme successo di pubblico registrato già nell’edizione del 2012, sia nel cuore del paese che sull’altopiano del Laceno. Il Comune infatti ha già provveduto alla sistemazione di alcune strade della località Laceno interessate dall’evento e in particolare con il ripristino di parti della sede stradale della strada comunale Laceno- Lioni. Il Laceno ospiterà il secondo Gran Premio della Montagna a 1087 metri, con partenza dal Santuario di San Francesco a Folloni. L’impegno di spesa, circa 30mila euro sottratte al bilancio comunale, rappresentano un investimento importante, che mira ad accrescere il pubblico di turisti che ogni anno invadono la montagna altirpina.
L’Irpinia dunque, replica per la nona tappa del tour l’allestimento della vetrina sull’enogastronomia e le bellezze naturali e paesaggistiche. Diciotto in tutto i comuni irpini interessati dal Giro, con 163 chilometri di percorrenza. Riflettori acesi dunque su Chianche, Altavilla, Grottolella, Montefredane, Atripalda, San Michele di Serino, Serino, Montella, Bagnoli Irpino, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, San Mango sul Calore, Montefalcione, Pratola Serra e Dentecane.
Elisa Forte