di Gianni Vigoroso
Procede a passo spedito l'intervento del Genio Civile nella Valle del Cervaro. Le campate del ponte all'altezza dello scalo si Savignano, sono state già liberate al fine di consentire il regolare deflusso delle acque ed allontanare il rischio esondazione.
E' questo il tratto più critico, in quanto a ridosso di alcune abitazioni. Si procederà poi anche più a monte alla confluenza dell'altro corso d'acqua che affluisce nel Cervaro.
Si tratta di un intervento di somma urgenza stanziato dalla Protezione Civile della Regione Campania, diretta da Claudia Campobasso. Tutto è partito da un esposto di Antonio Membrino, un cittadino del luogo e da un nostro reportage realizzato nei punti più critici del fiume fino ai confini con la provincia di Foggia, nel territorio di Bovino.
"C'è stata, come sottolineato proprio dal dirigente Campoasso, qualche giorno in visita a Savignano - una vera e propria sinergia tra i due geni civili di Avellino e Ariano Irpino, diversi sopralluoghi congiunti che hanno permesso di avere un quadro preciso della situazione. Le criticità ci sono realmente anche alla luce delle ultime abbondanti precipitazioni."
Resta ancora alta invece la preoccupazione sul territorio pugliese, dove invece non si è mosso ancora nulla.
"La Valle del Cervaro è a rischio esondazione, vista la cattiva gestione del fiume che potrebbe causare seri danni a un ampio territorio tra Irpinia e Capitanata, con serie ripercussioni anche per il traffico ferroviario. Infatti, la linea Roma-Bari, già interessata dalla frana di Montaguto, la più grande d'Europa, potrebbe essere coinvolta dalla esondazione del Cervaro, causando pesanti disagi per i collegamenti pugliesi". A lanciare l'allarme è ancora una volta il presidente regionale del gruppo dei Popolari, Napoleone Cera.
"Così come evidenziato in un recente reportage di una emittente televisiva campana - continua Cera-, la situazione è fuori controllo. È necessario intervenire con urgenza per evitare pericoli alle persone che vivono in zona e danni alle infrastrutture strategiche per la Puglia. Stessa condizione vale per il fiume Fortore e alcune parti del fiume Ofanto che possono costituire un grave pericolo per le persone e per le attività agricole delle zone interessate. Ho già chiesto al Prefetto di Foggia e alla Protezione civile di monitorare la situazione e sollecitare interventi di bonifica dei fiumi per garantire la sicurezza dei trasporti e l'incolumità delle persone".