Giallo Emanuela Orlandi: Anche l'irpinia è col fiato sospeso

E' di Carife la madre della quindicenne scomparsa nel nulla nel giugno del 1983 a Roma

Un caso oggi tornato nuovamente alla ribalta, all'indomani della notizia del ritrovamento di resti umani nella Nunziatura Apostolica di Roma

Carife.  

 

di Gianni Vigoroso

Carife, piccolo comune della Baronia in provincia di Avellino di 1180 abitanti. E’ qui che è nata Maria Pezzano, la madre di Emanuela Orlandi, la quindicenne figlia di un dipendente del Vaticano misteriosamente scomparsa il 22 giugno 1983.

Un caso oggi tornato nuovamente alla ribalta, all'indomani della notizia del ritrovamento di resti umani nella Nunziatura Apostolica di Roma.

Pasquale Lo Russo, 74 anni, ex funzionario dell’avvocatura dello stato, cugino di primo grado di Emanuela ci ospita nella sua abitazione di via Roma.

"Tanto sciacallaggio e continue notizie false su questa triste storia - afferma Lo Russo - non credo che siano le ossa di mia cugina. Non si riesce a venire a capo di questa vicenda. Il caso torna spesso alla ribalta e poi tutto cade nuovamente nel dimenticatoio. Sono stato presente a Roma all'incontro con Papa Francesco. Da allora purtroppo non c'è stato nulla di nuovo. L'ultimo ricordo di Emanuela ai funerali di mio padre, poi il rapimento e da allora non l'ho più vista. Pensavamo tutti all'inizio ad una fuga d'amore, una bravata da ragazzina, magari fosse stato così. Ma la realtà purtroppo oggi ci consegna solo mistero fitto, così triste e inquietante, senza un solo elemento certo nelle nostre mani."

L'autorità giudiziaria del Vaticano si è rivolta alla Procura capitolina affinchè vengano disposti gli accertamenti sui resti ritrovati. I pm di piazzale Clodio hanno aperto un'inchiesta per omicidio contro ignoti. Questi accertamenti serviranno a stabilire l'età e il sesso delle ossa, e saranno poi comparati col profilo genetico di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due ragazzine scomparse a distanza di poche settimane l'una dall'altra.

"In questi anni siamo stati sostenuti da una grande fede. Spero che un giorno si possa far tornare il suo corpo a casa. Chi sa qualcosa parli, ci aiuti". Lo ha detto Maria Pezzano, mamma di Emanuela, intervistata dal Messaggero e ripresa da Rai News - "Cercano, cercano, ma cosa cercano adesso? Adesso è tardi. Dovevano cercare dall'inizio, dal giorno in cui Emanuela non tornò più a casa, qui da me".