di Gianni Vigoroso
Non solo roghi e rifiuti tossici in Campania, tra il napoletano e il casertano. In sofferenza anche le aree interne della provincia di Avellino. La cartolina dello scempio ambientale arriva questa volta da Ariano Irpino.
Amianto e rifiuti tra gli ulivi in aperta campagna. Lo scempio alla località Santa Maria a Tuoro di Ariano Irpino, non molto distante dal Santuario di San Liberatore. Una delle zone più trascurate della città, dove da tempo gli abitanti hanno denunciato il pericolo igienico sanitario e la grave inciviltà. Una mini discarica a cielo aperto, con cassonetti che traboccano di rifiuti, sacchi contenenti di tutto, vetro, plastica, cartone, ingombranti e persino amianto. A peggiorare la situazione è la presenza di randagi che trascinano l’immondizia nei campi e sotto gli ulivi.
“E’ una situazione a dir poco vergognosa – ci dice Raffarele Scarpellino, un residente, nonché membro dell’associazione Cittadinanzattiva di Ariano Irpino.
“Non mi riferisco solo alla contrada San Liberatore ma a tutte quelle zone della città alle prese con questa grande piaga. Mi auguro che si possa fare seriamente qualcosa subito, senza aspettare il prossimo anno, quando verremo tempestati di slogan elettorali. C’è bisogno di vigilanza affinché i trasgressori vengano puniti e multati. E’ in gioco la salute umana. Non è più tollerabile che in questa zona si debba sversare di tutto e restare impuniti. Significa non avere minimamente rispetto delle regole.”
La proposta di Scarpellino è quella di coinvolgere e utilizzare i volontari del servizio civile, per effettuare la vigilanza nei vari punti di raccolta. Stessa e amara situazione in località Tesoro e nel piazzale del Cimitero, dove si continuano a registrare episodi di inciviltà.
Problematiche che in qualche modo si erano attenuate ad Ariano Irpino negli anni scorsi grazie al grande impeegno del Gaci (Guardie Ambientali Centro Italia) e al lavoro encomiabile svolto sul territorio da Nancy Oliva e il suo valoroso team di volontari. Come pure a Melito Irpino e negli altri comuni limitrofi. Un corpo di vigilanza importante, la cui attività di prevenzione in difesa dell'ambiente, andrebbe rafforzata e incentivata da parte delle varie amministrazioni comunali su tutto il territorio, dalla Valle Ufita, Cervaro, Miscano e Baronia.