Dolore e compostezza ai funerali di Antonia/FOTO E VIDEO

Un rito sobrio ed essenziale, fatto di semplicità e gioia come è nello stile del popolo evangelico

Tutti stretti in un dolore composto. Un rito sobrio ed essenziale, molto partecipato, fatto di semplicità e gioia come è nello stile del popolo evangelico...

Gesualdo.  

 

di Gianni Vigoroso

Il silenzio al posto di ogni polemica. Il rispetto del dolore dopo una disgrazia imprevista che ha spezzato una vita e sconvolto altre. Antonia Pascarella era una donna mite e riservata.

Così tutta la famiglia D'Ambrosio che oggi si è ritrovata nella chiesa apostolica di Gesualdo per darle l'ultimo saluto.

Accanto alla bara nel centro cristiano vita nuova, il marito Giuseppe dimesso dall’ospedale Ruggi di Salerno, i tre figli Giacomo Annarita e Salvatore, i cognati Carlo e Claudia testimoni di una sciagura che forse si poteva evitare, parenti ed amici.

Tutti stretti in un dolore composto. Un rito sobrio ed essenziale, molto partecipato, fatto di semplicità e gioia come è nello stile del popolo evangelico.

Così il pastore evangelico Pietro Caracciolo: “Come cristiani, noi crediamo e siamo convinti, che la morte non è la fine di ogni cosa, ma l’inizio di una nuova vita con il Signore. E’ un momento chiaramente di tristezza per i familiari, si avverte il distacco di una persona, ma noi  possiamo affermare con certezza, rincuorandoli che la vita va oltre la morte.  Abbiamo la sicurezza e la certezza che il Signore ha preso tra le sue mani Antonia, in questa situazione così tragica. E’ un invito che attraverso questo triste momento vogliamo estendere a tutti. La vita che Dio ci da è molto breve, per  un tempo, è un periodo di prova che noi dobbiamo vivere, a lui dobbiamo rendere conto delle nostre scelte che facciamo in vita. Abbiamo quindi una grande opportunità, per poterci accostare a lui. Abbiamo questa grossa responsabilità, che diventa un’occasione importante, per arrivare di nuovo a Dio e riconciliarci.”

Presente al rito funebre il sindaco di Mirabella Eclano Francescantonio Capone. Ora si attende solo la verità su quanto accaduto giovedì sera nella villetta di Contrada Cerzito.

La magistratura sannita, che ha dissequestrato parte della struttura, ha avviato una inchiesta a riguardo e ha nominato un perito per effettuare un controllo mirato sulla caldaia maledetta che ha ucciso Antonia Pascarella e stordito il marito e i cognati.