Candelora, Luxuria a Montevergine. Riparte la funicolare

Navette e collegamenti: ecco come raggiungere il Santurario

Mercogliano.  

di Simonetta Ieppariello

 

E’ un’onda lunga quella della Candelora con la sua madrina d’eccezione, Vladimir Luxuria che arriva in Irpinia per il femminiello pride, che attraversa luoghi di culto e preghiera, municipi, piazze, cuori e strade. Libertà di pregare, diritti uguali e per tutti. Luxuria torna ai piedi dell’effige di Mamma Schiavona per riflettere col popolo sulla necessità di assicurare una vita dignitosa a chi lotta per i propri diritti.

Luxuria torna più amata di prima tra incontri e dibattiti in giro per la provincia, visite a sorpresa, party ed eventi. Tutto aspettando la preghiera alla Madonna che domani ci sarà come ogni anno, a rinsaldare una tradizione millenaria.

Sarà anche oggi processione e corteo dei femminielli in preghiera da Mamma Schiavona. Ci sarà anche lei, Vladimir Luxuria, questa mattina al santuario per celebrare il consueto pellegrinaggio, diventato anno dopo anno tappa irrinunciabile per la lotta per i diritti. Di tutti. Si marcia e si balla, si prega e si invoca Mamma Schiavona perchè anno dopo anno quel processo di legittimazione di chi ama una persona dello stesso sesso sia solida realtà, dicendo basta ad omofobia e violenza, negazione dei diritti più in generale.

Sono attese oltre tremila persone sul tempio sacro ai pellegrini, in arrivo da ogni punto della Campania e non solo. Il Femminiello Pride lo hanno chiamato in tanti, a reinventare una tradizione millenaria e renderla moderna, al passo con i tempi. I femminielli da sempre arrivano a Montevergine, nel giorno della Candelora, per rendere omaggio a quella Madonna degli ultimi.  Eccola la “juta dei femminielli” a Montevergine per onorare Mamma Schiavona “che tutto perdona”. Una salita verso il Santuario che si svolgerà come ogni anno, col solito spirito di amore e devozione.

I  “Femminielli” festeggiano a Montevergine, una volta all’anno, con la loro “Juta” seguendo un’antica tradizione che risale al Medioevo. Si narra infatti che nel 1256 la Madonna, commossa dall’amore di due omosessuali, incatenati per punizione sul Monte Partenio e condannati a morire di freddo o sbranati dai lupi, li salvò riscaldandoli con la Sua luce. Sul sagrato del Santuario ci sarà come ogni anno Marcello Colasurdo e tante paranze musicali.