di Gianni Vigoroso
Lutto cittadino a Casalbore. E’ il giorno dell’addio ad Antonio Paradiso, il 31enne morto carbonizzato sulla statale Bradanica nel territorio di Melfi venerdì scorso, in un terribile schianto in cui hanno perso la vita anche altre due persone, Nicola Forte, 37 anni di Castel Vetere in Val Fortore, recuperato senza vita anch'egli nel suo stesso furgone e Luigi Bellucci, 49 anni, noto imprenditore di Matera.
La salma giungerà oggi in paese alle 14.00, prima nell’abitazione di Antonio in contrada Sant’Elia e poi alle 14.30 nella chiesa del convento francescano per il rito funebre.
Il sindaco Raffaele Fabiano ha proclamato il lutto cittadino invitando tutta la popolazione, le organizzazioni sociali, culturali e produttive del paese ad esprimere in forme decise autonomamente il dolore dei casalboresi e l’abbraccio di un’intera comunità.
Tantissime le attestazioni di affetto e solidarietà nei confronti dei familiari di Antonio, il papà Giuseppe, la mamma Reparata e la sorella Gina, persone esemplari e umili come lo è stato nella sua vita Antonio fino all'ultimo istante di quel triste e maledetto venerdì quando un destino crudele e beffardo lo ha strappato per semppre e inaspettatamente all'affetto di tutti.
Un susseguirsi di pensieri e ricordi rivolti ad Antonio, un ragazzo d'oro e un grande lavoratore. Così Maria Panarese su faceook tra i tanti messaggi di affetto: "Ricordo le elementari e la collezione di penne che avevi, classe 1986, nonostante vivessi a Casalbore non ti vedevamo mai perché eri un gran lavoratore ed umile come la tua famiglia , mai l'uscita a brindare, mai a divertirti. Non ci credo che la vita sia tutto qui, non ci credo che finisce tutto così, voglio credere che per te ora inizia la vita in un mondo non toccato dal male, e che su questa terra siamo solo di passaggio per accedere a qualcosa di eterno e più grande oltre il corpo. Non ti meritavi questo finale macabro, eri sulla tua strada in tutti i sensi e per questo spero che ora puoi raggiungere il benessere, non sono addolorata ma di più, senza spiegazioni e con rabbia e lacrime nel chiedere perché possono accadere queste cose orrende dato crediamo nel nostro Dio, ti ricorderò sempre come il bambino delle penne compagno di classe, e porta un saluto a molte, troppe persone in cielo, compreso Annamaria #1986, Mario e Ivan. Per la tua famiglia che stamane hai lasciato insieme alla tua casa senza sapere che non saresti più ritornato, che crudeltà senza un perché. Ciao Antonio che tu abbia la pace per tutto il bene che hai fatto in vita."