Miracolo di Natale, dopo le proteste festa con gli immigrati

La storia di Marzano di Nola. Con il sindaco in prima linea per l'accoglienza.

Dopo le proteste dei cittadini. All'inizio nessuno voleva l'accoglienza, ora in tanti si sono già ricreduti.

Marzano di Nola.  

 

di Andrea Fantucchio 

Quasi un miracolo di Natale. A marzo il paese era sceso in piazza per protestare contro l'arrivo degli immigrati, ora i cittadini stappano con alcuni ragazzi africani lo spumante, mangiando il panettone. Una storia tutta irpina. Quella del comune di Marzano di Nola.

Ottopagine.it ha seguito il percorso d'integrazione dall'inizio. Dalle proteste, con i cittadini guidati dal sindaco Trifone Greco, che chiedevano una gestione più oculata degli arrivi da non affidare ai privati, fino alla soluzione degli Sprar. Un sistema caldeggiato anche dalla nostra redazione che permette un'accoglienza maggiormente controllata. Tre immigrati per ogni 1000 abitanti e gestione affidata al Comune, senza lasciare spazio alla speculazione dei privati.

Una formula che al momento ha dato risultati insperati, almeno stando alle proteste, anche nel comune irpino. Dove dieci ragazzi accolti nello Sprar si sono già resi utili, dimostrandosi disponibili a svolgere tante attività di pubblica utilità.

Ora è arrivato il momento della festa. Dopo gli auguri di Natale il sindaco Trifone Greco ha commentato: «A distanza di sei mesi devo constatare che tutte le fobie e le resistenze avute inizialmente nei confronti degli immigrati sono completamente rientrate , infatti la Comunita’ Marzanese non ha avuto nessun motivo di risentimento verso i giovani immigrati che ospitiamo , dimostrando ancora una volta la generosita’ che la contraddistingue. Molti di questi ragazzi sono stati coinvolti in attivita lavorative concretizzando il vero scopo di questo progetto che è quello di accoglierli ed integrarli, in futuro saranno utilizzati anche per svolgere attività per il Comune. Ho portato il mio augurio a loro perchè Natale è soprattutto stare vicino a chi ha bisogno di calore umano vincendo gli egoismi e il falso perbenismo».