I sindaci del Vallo si incatenano per 'liberare' l'ex clinica

Nel giorno della Liberazione l'originale protesta degli amministratori per riaprire Parco Ulivi

Moschiano.  

Si sono incatenati dinanzi al cancello dell'ex clinica Parco degli Ulivi di Moschiano, un tempo polo d'eccellenza in Campania per la cura dei tumori e punto di riferimento sanitario per il Vallo di Lauro, oggi un gigante di cemento immerso nel degredo e nella boscaglia incolta, depauperato della sua fruibilità dall’azione fatta negli anni da randagi e vandali. E' così che hanno deciso di festeggiare il 25 aprile i sindaci e gli amministratori del comprensorio lauretano. Un messaggio simbolico nel giorno della Liberazione lanciato alla Regione Campania alla quale si chiede di 'liberare' dall'incuria la struttura al fine di riqualificarla.

Dinanzi ai cancelli dell'ex clinica, in prima linea, c'erano i sindaci di Moschiano, Lauro, Pago e Marzano di Nola. Ma anche gli ex dipendenti che gridano la propria rabbia, non tanto per il posto di lavoro andato perso. Oramai, dopo quindici anni, nemmeno ci pensano più. Non riescono però a mandar giù l'idea che la struttura sia abbandonata a sè stessa, complice la burocrazia e la scarsa sensibilità delle Istituzioni sovracomunali. 

Angelo Mazzocca, primo cittadino di Moschiano, spiega le ragioni della proposta: «Il nostro scopo è che Parco degli Ulivi venga finalmente riaperta. In questo territorio, dove ogni giorno siamo in trincea per combattere la camorra, da anni dimenticato dalla Regione e dalla Provincia, la clinica potrebbe svolgere una funzione sociale ed economica fondamentale. Pretendiamo pertanto che il governatore Caldoro prenda in esame la nostra proposta che punta a trasformare l’ex clinica nel fiore all’occhiello del Vallo di Lauro. Avviamo una lotta che andrà avanti fin quando la struttura non sarà riaperta al pubblico».

E' Antonio Bossone, fascia tricolore di Lauro, a delucidare in merito al progetto di riqualificazione della struttura: «Non facciamo la protesta tanto per. Abbiamo presentato un progetto nelle mani di Caldoro per risolvere una piaga che nasce nel 2002 e che vogliamo risanare in un’area dove purtroppo siamo noti per altre cose. Poniamo invece all’attenzione di Stato, in un territorio ad alto tasso di micro e macro criminalità, possa dare un esempio peggiore di quello offerto dalla camorra. Quando segmenti dello Stato non fanno il proprio dovere sul territorio, inevitabilmente creano dei problemi seri a chi combatte quotidianamente queste piaghe. Noi chiediamo che Parco degli Ulivi diventi polo regionale per la cura delle malattie neurodegenerative e tumorali. Siamo qui per dire che il Vallo di Lauro non indietreggia. Non vogliamo speculare, non vogliamo fare politica, siamo qui per essere Istituzioni portando avanti una battaglia per i territori».

 

Rocco Fatibene