«Abbiamo appreso con preoccupazione il grave episodio accaduto nelle scorse ore a Quindici dove sono stati incendiati alcuni fondi di proprietà della moglie del sindaco Eduardo Rubinaccio, al quale va la nostra solidarietà. Proprio oggi, infatti, arriva in consiglio comunale la proposta di delibera di acquisizione di nuovi beni confiscati sul territorio comunale». E' la nota di Libera, l'associazione anticamorra che esprime vicinanza al primo cittadino quindicese Eduardo Rubinaccio.
«Un atto necessario, questo, per permettere che i beni diventino proprietà del comune di Quindici, che solo da quel momento potrà avviare, come auspichiamo, una fase di riflessione e progettazione di riutilizzo di questi beni comuni».
«La nostra associazione, da ventidue anni attiva per la promozione della legge 109/96, e che da quasi dieci anni lavora con azioni di animazione territoriale nel Vallo di Lauro, ha già accompagnato realtà sociali all’impegno per riutilizzare i beni confiscati di quella comunità».
«A fronte di questo atto intimidatorio che non colpisce solo il sindaco ma mira a screditare ed arrestare un processo di cambiamento in atto da tempo, siamo convinti che serva sicuramente più coraggio e determinazione, una vera rivoluzione culturale, che rimetta al centro il riuso sociale di quei beni come opportunità e motore dello sviluppo di un’intera comunità, a partire dal Maglificio 100 Quindici Passi, come esperienza da tutelare e valorizzare e da cui intessere una rete positiva di sviluppo di Quindici e del Vallo di Lauro».
«La presenza, la prossima settimana, di una decina di volontari provenienti da tutta Italia, sarà l’occasione per aprire spazi di riflessione comune con il contributo di tutti. Un cambiamento necessario da fare insieme per scrivere nuove pagine di bellezza di quel territorio, troppo spesso macchiate ancora dalla evidente presenza della camorra».