Mia figlia è ucraina ma è in Italia che ha imparato a vivere

Ius Soli, la piccola Alessandra vive a Mercogliano con Tania: ora questa è casa sua. Video

(Clicca sulla foto in alto e guarda il video) Alessandra ha aiutato la madre a imparare l'italiano. Ora Tania lascerebbe la figlia libera di scegliere: «Se vuole costruirsi una vita in Italia, chi sono io per impedirglielo?»

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio 

Alessandra ha undici anni, una cascata di ricci biondi, è riflessiva e risponde lentamente. Tania invece ha capelli lisci e bruni, quando parla è un fiume in piena. (Clicca sulla foto di copertina e guarda l'intervista - Stasera alle 21 lo speciale di Rossella Strianese per la trasmissione "La Linea")

Così diverse e pure così simili: Alessandra è figlia di Tania, insieme a lei ha affrontato quel viaggio della speranza che tre anni fa le ha portate dall'Ucraina in Italia in cerca di un futuro diverso.

Ora vivono a Mercogliano.

Due volti della stessa migrazione: ci hanno parlato dalla loro esperienza, di quanto si sentano italiane e cosa invece non riescono a dimenticare. Alessandra è' una delle ragazze che potrebbero usufruire dello Ius Soli (legge destinata ai minori stranieri residenti da cinque anni in Italia con genitori con permesso di soggiorno) per avere la cittadinanza italiana.

«All'inizio mi sono sentita diversa, soprattutto per la lingua: restavo in silenzio per tanto tempo perché non capivo cosa dicessero i bambini intorno a me. Non è stato facile. Poi è arrivata Benedetta: con lei è cambiato tutto. Mi ha presentato alle altre compagne di classe e non sono stata più sola. E' ancora lei la mia migliore amica».

Ora Alessandra parla splendidamente l'italiano. E scrive altrettanto bene. Si illumina quando ci descrive la sua pagella, “Ho tutti otto e nove”. La sua conquista contro un ambientamento davvero difficile: una sfida vinta grazie a una grande tenacia.

Alessandra non si è limitata a imparare l'italiano, ma è finita per diventare insegnante della madre che invece affrontato più difficoltà durante apprendimento della nuova lingua.

Tania ci racconta: «Mia figlia è stata bravissima. I primi mesi l'aiutavo nei compiti e così ho imparato a leggere e a scrivere anche io. Lei era triste perché non capiva gli altri compagni e si sentiva sola. Ma dopo due settimane è cambiato tutto: è lei che insegnava a me l'italiano. E lo fa ancora oggi. Io fra napoletano e avellinese sul posto di lavoro: ho mischiato un po' di tutto».

Tania è una donna forte, ha affrontato tante difficoltà nella sua vita, ha saputo dire addio al luogo nel quale è nata per offrire alla sua Alessandra e anche a se stessa un presente e un futuro differenti.

Ma proprio sull'avvenire della figlia non vuole interferire.

«Se un giorno deciderà di diventare italiana, chi sono io per dirle di no? Lei abituata qui, è cresciuta qui, e sono certo che se tornasse in Ucraina dopo due settimane vorrebbe tornare indietro. E' qui che ha passato gli anni più belli della sue vita, è qui che ha imparato a sorridere».

Magari realizzando un sogno. La piccola Alessandra non ha dubbi: «Voglio fare l'artista: adoro disegnare e dipingere. Non ho paura del futuro: perché porta sempre nuove sorprese».