Una rosa di nome Claire a 5 anni dalla sua morte

La donna trovata cadavere con diverse coltellate alla gola a Grottaminarda dove è stata sepolta

Conoscendo la sensibilità umana del Procuratore di Benevento Giovanni Conzo, siamo certi che anche attraverso la nostra collaborazione si potrà fissare un incontro, con i familiari di questa sfortunata donna e le autorità britanniche..

Grottaminarda.  

Un rosa di nome Claire è stata piantata nel giardino britannico, dove risiedono i suoi genitori, in ricordo della sfortunata donna trovata cadavere con diverse coltellate alla gola a Carpignano, piccola frazione di Grottaminarda, all’interno di una villa la mattina di cinque anni fa.

Una morte assurda e inspiegabile che nasconde diversi lati oscuri. Ci ha provato nei giorni scorsi la Bbc a riaccendere i riflettori su questa triste storia. Nel corso del programma Inside Out, è stato lanciato ancora un disperato appello alle autorità italiane. Sulla vicenda è intervenuto anche Sir Alan Duncan, ministro di Stato britannico per gli affari esteri.

I genitori di Claire, Pat e Ray Martin, di Sutton-in-Ashfield, non credono minimamente al suicidio e spingono affinchè la magistratura italiana, in questo caso la Procura di Benevento possa riaprire subito il caso.

Inside Out di Bbc1, ha ricostruito questa sconcertante e dolorosa vicenda, avvolta da tanti lati oscuri. Ad indagare su questo mistero, Tony Blockley detective, già noto per il caso della misteriosa morte di Denyse Sweeney in India.

Dall’Inghilterra Colvin Ray e Patricia Martin, genitori Claire non si rassegnano e non lo faranno mai. Sono alla ricerca di una verità che fino ad oggi non è mai arrivata. Continueranno con forza a chiedere giustizia per una morte assurda e ancora inspiegabile. La loro figlia è sepolta in Irpinia, nel cimitero di Grottaminarda. 

Hanno lanciato finora ripetuti appelli ai magistrati della Procura di Benevento, rigettando con forza la tesi del suicidio ma senza esito alcuno. “La nostra amata figlia, è morta in circostanze misteriose il 1 marzo 2012. Allora noi formulammo già alcune domande agli inquirenti, rimaste tutte senza una risposta. Come ha fatto Claire a morire?  Quando è avvenuto il decesso? Chi ha chiamato i servizi di emergenza esattamente quando?  Chi l’ha identificata? La  risposta a tutte le nostre domande (e ce ne sono state molte) è stata, che non si poteva dire nulla e che una volta che il caso fosse stato chiuso,  sarebbero stati felici di incontrarci e rispondere a tutte le nostre domande. Nessuno ha mai onorato quella promessa, almeno per cercare di spiegarci come mai si è deciso che Claire aveva commesso il suicidio.”

Si fa riferimento a una giovane donna gioiosa che aveva tutto per vivere. Aveva un bel bimbo  di soli 13 mesi, la possibilità di trasferirsi in Germania con il suo partner e fare una vita di successo per tutti loro, genitori che l'amavano teneramente e un fratello che adorava. Abbracciò la vita al massimo, ed era determinata a dare al figlio una vita sedentaria e felice, quindi perché qualcuno dovrebbe pensare che questa donna avrebbe voluto trafiggersi a morte e lasciare così tanto dolore e tormento dietro?

“In questi anni dolorosi abbiamo aspettato e aspettiamo ancora una risposta,  una decisione ufficiale sulla causa della morte di Claire. L’appello del nostro avvocato, della polizia britannica e del governo britannico non sono serviti a smuovere le acque, tutto è stato ignorato. Il nostro avvocato si è sentito in imbarazzo per il sistema giuridico del paese e riteniamo che per dare al nostro nipotino la vera ragione per cui non ha più una madre, dobbiamo continuare la nostra ricerca della verità. Non ci resta che una petizione al nostro governo per non abbandonare Claire, ma noi intanto non molleremo mai finché non sapremo esattamente cosa sia successo quel giorno terribile. E tempo di ricevere una spiegazione, confidiamo ancora una volta nella Procura di Benevento, attraverso un incontro urgente, per rispondere alle nostre domande. Lo stiamo chiedendo questo incontro da cinque anni."

Conoscendo la sensibilità umana del Procuratore di Benevento Giovanni Conzo, siamo certi che anche attraverso la nostra collaborazione si potrà fissare un incontro, con i familiari di questa sfortunata donna e le autorità britanniche. 

Gianni Vigoroso