Bisaccia. Caldoro riapre il fascicolo del Di Guglielmo

Il vice sindaco ha strappato la garanzia di un potenziamento della struttura cittadina

Bisaccia.  

“Il Di Guglielmo di Bisaccia deve garantire un servizio sanitario assistenziale alle persone, e il Presidente Caldoro ci ha assicurato l’accensione di un faro sulla struttura cittadina”. Così Donato Tartaglia, numero due dell’amministrazione Arminio, al termine di un incontro ieri in Regione Campania con il Governatore Caldoro e il presidente del consiglio regionale Pietro Foglia. L’attenzione annunciata dall’esecutivo regionale per la stesura del nuovo piano sanitario regionale offre all’amministrazione comunale bisaccese l’opportunità di farsi avanti e riaprire il caso del Di Guglielmo, che nel 2010 ha perso lo status di ospedale per trasformarsi in Struttura Polifunzionale per la Salute.

Avviata nel 2011, la riqualificazione della struttura non è stata ancora ultimata, congelando di fatto, le prospettive di sviluppo immaginate dalla compagine di governo. In questo lasso di tempo è stata inaugurata la Sire, e l’Hospice, ma manca all’appello la Rsa, che resta un progetto annunciato solo su carta. Il personale impiegato, circa cento unità fra medici, infermieri e altri operatori attendono l’arrivo dell’attrezzatura per aprire concretamente il presidio Psaut, e garantire una postazione di primo soccorso per il territorio. La direzione generale di Via degli Imbimbo intanto, ha annunciato il trasferimento a Bisaccia di 10 detenuti provenienti dagli ospedali psichiatrico- giudiziari di Napoli e Aversa. “Non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale a riguardo, anche se i posti letto disponibili dell’Hospice e della Sire sono tutti occupati. Non saprei dove dovremmo metterli” continua Tartaglia. “In ogni caso, noi stiamo andando verso un’altra direzione: abbiamo chiesto che la struttura venga dotata degli elementi di base per garantirne un pieno funzionamento, fino ad arrivare ad un piano più dettagliato per integrare la medicina di base e il collegamento con gli altri plessi. Quello che è stato previsto deve essere implementato”.

L’elemento di novità introdotto dal vice sindaco nel colloquio di ieri intanto, è rappresentato da una candidatura della struttura di accogliere la lungodegenza, una unità operativa cancellata dal piano ospedaliero precedente, che non ha trovato misure compensative sul territorio. “Il Di Guglielmo può dare risposte in questa direzione: non ci sono disponibilità per acuzie sul territorio provinciale” conferma. “Questa parte di Irpinia merita attenzione, e il primo incontro con il Governatore Caldoro apre buoni argini di possibilità. Nei prossimi giorni metteremo a punto la progettazione e saremo ben lieti di consegnarla nelle mani del presidente: Bisaccia è stata l’unica struttura che ha pagato in tutta la Regione”.