Baiano, confronto sulle diverse gestioni idriche

Le risultanze dell'interessante tavola rotonda che ha visto partecipare Foglia, Colucci e sindaci

Baiano.  

Nel Palazzo comunale di Baiano, convegno sulle soluzioni praticabili per le problematiche gestionali relative ai servizi idrici integrati. Sulla questione sono intervenuti l’onorevole Pietro Foglia, presidente del Consiglio Regionale della Campania, i sindaci di Avella e Sperone, rispettivamente Domenico Biancardi e Marco Santo Alaia, nonché il presidente-commissario dell’Ato-Alto Calore, Giovanni Colucci. Un confronto, quello tenutosi a Baiano, dal quale è emerso un interessante e significativo ventaglio di riflessioni con strutturate articolazioni, per aprire un fronte di conoscenza sulla complessa e delicata materia della fornitura d’acqua potabile, con gli annessi servizi, ponendo quale punto di riferimento le risultanze statistiche della recente indagine condotta dall’Ufficio studi della Confartigianato. Secondo questo autorevole monitoraggio, nel decennio 2004-2014 si sono registrati in Italia, rispetto agli Paesi dell’Unione Europea, lievitazioni tariffarie pari al 95,8 %, con il top raggiunto a Firenze, città nella quale per il 2014 ogni famiglia, regolarmente iscritta nei ruoli tributari, ha versato alle casse comunali per la bolletta acqua, in media, 355 euro. Sono lievitazioni, che, rapportate a loro volta al contesto nazionale e sempre nel decorso decennio, certificano il salto del 60,9 %.

E’ con questa impostazione di base che si è sviluppato il pubblico convegno nell’aula del Palazzo Comunale di Baiano; convegno promosso ed organizzato dal Circolo L’Incontro nell’ambito dell’agenda “Per conoscere”, in vista della legge di riordino dei quattro Ambiti territoriali ottimali esistenti in Campania. «Le risorse idriche sono patrimonio esclusivo e integrale dello Stato».

E’ il dato evidenziato dall’on.le Pietro Foglia, presidente del Consiglio Regionale della Campania, con il quale viene espressa per sè stessa la natura giuridica del profilo pubblico del patrimonio-acqua nel suo complesso, su cui spetta allo Stato legiferare, nell’osservanza degli interessi della comunità nazionale. In questa visuale, «nessun altro Ente pubblico locale e, meno che meno, alcun soggetto privatistico può accampare titoli di proprietà sul patrimonio-acqua», ha aggiunto Foglia. Una posizione, quella sostenuta dal presidente del Consiglio Regionale, condivisa dagli interlocutori Biancardi, Alaia e Colucci.

Quanto alle modalità gestionali, il presidente Foglia dava, invece, risalto alle disposizioni della proposta di disegno di legge, «che contemplano la funzione delle assemblee locali, in capo ai civici consessi, costitutive delle articolazioni territoriali dell’Ato unico, disegnato secondo i bacini idrografici della Campania».

Interessanti i rilievi evidenziati dall’avvocato Marco Santo Alaia, sindaco di Sperone, che, considerando il disegno di legge di riordino, sottolineava «l’opportunità di prevedere integrazioni nell’articolato normativo che salvaguardino la gestione virtuosa dei servizi idrici, che sia già in atto e certificata». Una salvaguardia da porre sotto tutela, negli assetti delle articolazioni dell’Ato unico. E sotto questo aspetto, Alaia evidenziava l’esperienza in atto nei Comuni, che afferiscono al sistema dei servizi per i rifiuti solidi urbani dell’Ato-Avellino, di cui è vice-presidente.

Per l’avvocato Domenico Biancardi, sindaco di Avella, «il ruolo delle Autonomie locali è certamente fondamentale, ma è anche necessario e di basilare importanza, che sappiano fare sistema nel rispetto della territorialità e delle sue specificità». Una condizione, questa, che nel Baianese non si riesce a rendere concreta realtà istituzionale ed amministrativa, anche per le difficoltà che sta incontrando il cammino istitutivo dell’Unione intercomunale per l’associazione dei servizi.

Sull’unicità dell’Ato chiare e nette le critiche del presidente-commissario dell’Ato-Alto Calore, Giovanni Colucci. «E’ una forzatura eccessiva - affermava - che non rispecchia la conformazione dei territori regionali della Campania; una forzatura accentuata dall’assenza del confronto più ampio possibile sull’intera materia, all’interno del Consiglio regionale». «Un’assenza - ribadiva Colucci - la cui riprova è data dall’inserimento della trattazione, la scorsa settimana, nella seduta per il provvedimento “Omnibus”, collegato alla legge finanziaria; seduta andata deserta, per mancanza del numero legale.

 

Rocco Fatibene