Salerno

Il presidente della Commissione Trasparenza Antonio Cammarota, e il suo vice Ermanno Guerra, ha convocato per mercoledì prossimo in audizione al terzo piano di Palazzo Guerra il segretario generale Ornella Menna e il dirigente Tommaso Esposito che lo scorso 28 agosto firmò la determina dirigenziale del taglio delle indennità dei consiglieri. Un  atto ufficiale che, alla luce del parere espresso dal Viminale lo scorso 22 settembre potrebbe essere giudicato anche illegittimo, ovviamente dipende dalle interpretazioni.

“Successivamente le modifiche apportate dall’art. 76, comma 3, del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 all’art. 82, comma 11, del citato decreto legislativo n. 267/2000 hanno del tutto eliminato la possibilità per gli enti locali di disporre incrementi o diminuzione degli emolumenti in questione”, si legge nella seconda pagine del parere inviato dal Ministero dell’Interno su richiesta del segretario generale Ornella Menna. Insomma, i consiglieri, quelli riottosi al taglio delle indennità di servizio mediante la determina dello scorso 28 agosto, avevano ragione (guarda qui). E il presidente Cammarota, insieme con i commissari, vuole conoscere le intenzioni, in forma scritta, sia del segretario generale che dello stesso dirigente. In buona sostanza, se si ha intenzione di procedere con l’annullamento in autotutela della determina dirigenziale di fine agosto o si voglia restare nel dubbio di legittimità di un atto reso esecutivo dal Comune di Salerno.

Un face to face che potrebbe essere decisivo a far scatenare le ire del terzo piano di Palazzo Guerra, con i consiglieri che potrebbero decidere di sottoscrivere il ricorso al Capo dello Stato, con i termini dilazionati in 120 giorni. Più di quello al Tar, con la scadenza prevista per sabato 5 novembre. Una mozione, quella della convocazione del segretario generale e del dirigente che è stata approvata all’unanimità dai commissari a conferma del clima che si respira in questi giorni a Palazzo di Città. E se vogliamo un annullamento che vedrebbe d’accordo anche lo stesso sindaco Napoli che, nella riunione dell’altro giorno, ha dichiarato tutta la sua disponibilità per poi rimettersi alle decisioni del segretario Ornella Menna.  

 

Antonio Roma