Benevento

“La città di Benevento è come la Costa Concordia, è andata a sbattere contro lo scoglio dell'incapacità politica e amministrativa ed ora il comandante vuole a tutti i costi scendere dall'imbarcazione”. Roberto Capezzone, consigliere comunale di lungo corso, attualmente iscritto al Misto ma in quota Fratelli d'Italia, spiega chiaramente anche senza citare a chi sta indirizzando i suoi strali: “Il comandante è colui che dovrebbe rispondere dell'assenza totale di un politica urbanistica, sia per l'ordinaria che per la straordinaria amministrazione. Due esempi su tutti: piano casa bloccato senza ragione, interventi in agricoltura fermi a tutti i livelli con la gravissima penalizzazione degli imprenditori ...che come noto dovranno pagare l'imu sui terreni agricoli”. Sulla discrepanza con quanto più volte sostenuto dalla De Girolamo, Capezzone lancia il suo secondo omissis: “Non rispondo delle enunciazioni pubblicitarie di sedicenti esponenti del centrodestra, ancorché alleati di Matteo Renzi”. Solo il tempo di una stoccata alla deputata NCD prima di dedicarsi nuovamente a palazzo Mosti: “La questione mensa è l'ennesima prova che la macchina amministrativa è bloccata, e non esiste un centro di assunzione delle responsabilità. Esiste solo il maldestro tentativo di tirare a campare ma è di tutta evidenza che o il PD si disfa dell'amministrazione o dovrà subire le conseguenze e gli effetti negativi di questa compagine. Invece di nominare assessori a buon mercato il sindaco dovrebbe spiegarci come la città potrà rialzare la testa dopo tutte le figuracce accumulate”. “L'opposizione – argomenta ancora Capezzone - aveva responsabilmente proposto di rateizzare la tassa sui rifiuti ma nemmeno su questo tema è stato possibile discutere, con gli evidenti effetti sui cittadini”. Sulle prossime regionali, non ha dubbi l'esponente della destra sannita e chiarisce la sua simpatia per il governatore uscente: “Caldoro ha riportato i conti a posto ed è nostro dovere continuare lungo questo solco sperando che la Campania ritorni ad essere una regione con imprenditorialità, crescita e sviluppo”. Poi la sottolineatura: “Come farà NCD ad appoggiare Caldoro a Napoli dopo che a Roma sostiene Renzi è una contraddizione, o se vogliamo una di quelle alleanze variabili, che di certo non troveranno gradimento presso l'elettorato”. Ancora sul tema dei conti ma con una prospettiva tutta cittadina annuncia: “Sono curioso di capire come l'assessore Coppola metterà il bilancio di previsione in equilibrio: a mio avviso ci sono 25 milioni di crediti inesigibili e non riscuotibili, l'anticamera del dissesto”. “L'ultimo anno di consiliatura – conclude Capezzone – per il centrodestra servirà a trovare la quadra per proporre alternative di governo. Servono nomi nuovi o comunque una rosa espressione di rinnovamento, vedo agitarsi vecchi tromboni che farebbero bene a stare calmi. Gli ultimi dodici mesi dell'amministrazione, invece, li possiamo sintetizzare in due battute: tutti contro tutti e si salvi chi può”.

Antonio Orafo