Benevento

“Sull’ipotesi dissesto si stanno susseguendo molte e confuse voci. Talune sono infatti poco pertinenti e dimostrano un’approssimativa conoscenza dell’argomento, altre, invece, recano più il carattere della preoccupazione che dell’interesse. Basterà quindi pazientare ancora pochi giorni per capire se vi può essere o meno la sostenibilità di un piano di riequilibrio. Non vi è dunque alcuna approssimazione da parte dell’Amministrazione, come ingenerosamente ha sostenuto Fausto Pepe nel suo intervento, ma solo l’attesa di verifiche ed accertamenti tecnico contabili che fotograferanno la situazione economico finanziaria del Comune di Benevento. Una complessa attività istruttoria che deve tener conto, in via prioritaria ed obbligatoria, delle circostanziate osservazioni espresse dai Revisori dei Conti nei pareri che hanno accompagnato i principali documenti contabili dell’Ente negli ultimi anni”.

Così Luigi De Nigris, Capo gruppo al Comune 'Noi Sanniti'.  «Riguardo le ulteriori critiche espresse da Pepe, le feste di piazza e la scelta di alcuni collaboratori da parte del Sindaco, le ritengo ingenerose ed inappropriate. Per le feste in piazza (penso si riferisse a quelle che si stanno organizzando per le prossime festività natalizie) si farà di più e meglio degli anni precedenti ed anche con meno risorse. Sono certo che nessuno rimpiangerà un pianoforte o un alberello luminoso, oppure i pericolosi angioletti cadenti degli anni scorsi.

Circa il conferimento di tre incarichi, che oggi Pepe definisce “portaborse”, mentre nelle sue due consiliature qualificava componenti di “staff”,  un ex Sindaco non può aver improvvisamente dimenticato la necessità  di disporre di personale “extracomunale” per fronteggiare i quotidiani e numerosi impegni che ha un primo cittadino. Ma la sortita dell’ex sindaco appare ancor più fuori luogo ed ingenerosa perché rivolta ad un Mastella, che, da sindaco, ha rinunciato all’indennità di carica per destinarla a problematiche cittadine, ha imposto la riduzione di quelle spettanti agli assessori ed ai componenti di altri organi comunali, utilizza per ogni spostamento istituzionale, sia in città che fuori, l’auto di proprietà, non usufruendo neppure degli autisti comunali che lascia nella disponibilità di altre esigenze. Sono certo, conoscendolo, che se Pepe ci riflette farà uno squillo a Mastella per riconoscere la caduta di stile”.