Atripalda

Un luogo dove ritrovarsi per mettere in mostra il proprio talento, una “piazzetta degli artisti”: l’idea è venuta a Carmine Tranchese che artista lo è davvero, con tanto di diploma all’Istituto d’Arte a Torre Annunziata e poi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo dei maestri Armando De Stefano e Carmine Di Ruggiero. Ma prima che quella piazzetta senza un vero nome ma con tante potenzialità possa davvero diventare luogo di incontro culturale c’è bisogno di farla respirare, di ridarle la vita, di strapparla al degrado, magari anche solo con un po’ di… colore. «Ho già chiesto al Comune le necessarie autorizzazioni - esordisce Carmine Tranchese - ed ho contattato una decina di ragazzi che mi aiuteranno nella “manutenzione artistica” perché l’intenzione è quella di pulire e dare una mano di pittura. Nessuno improvviserà e farà di testa sua, ma sarò io a dettare le indicazioni, ovviamente senza chiedere nulla in cambio». Lo spazio che Tranchese ha individuato, distante pochi metri dalla sua bottega di apprezzato artigiano impagliatore, è attiguo a piazza Garibaldi, delimitato da una parete in tufo e da una recinzione. D’estate è piuttosto frequentato, soprattutto da giovani e residenti, il verde è manutenuto, ma non il resto, come il chiosco, le panchine oppure la vasca in pietra di antica fattura. Le pareti sono state imbrattate con la vernice, che non è stata ancora tolta, né c’è un cartello che avverte i responsabili della sanzione a cui vanno incontro, per cui chiunque può sentirsi autorizzato a fare lo stesso. In passato, in occasione di Giullarte, o più recentemente, con il presepe vivente, la piazzetta si è prestata bene ad ospitare spettacoli di intrattenimento o scene del presepe. Teatrino per bambini, esibizioni di danza e di musica ospitati in occasione di eventi che hanno coinvolto l’intero centro storico hanno svelato le potenzialità di quel luogo raccolto, ma centrale. Ed è stato soprattutto i quelle occasioni che le persone si sono accorte di quell’angolo caratteristico e strategico. «Ogni panchina avrà un colore diverso - continua Tranchese - e, soprattutto, il chiosco, oggi ricettacolo di rifiuti, dovrà essere rimesso a nuovo e reso vivace, brillante perché diventerà il fulcro della piazzetta. Pittori, musicisti, poeti, chiunque abbia un talento da mostrare potrà farlo in questo spazio che, organizzato bene, davvero può diventare un fiore all’occhiello non solo per il centro storico, ma per tutta la città. Chi fece realizzare la piazzetta ebbe senz’altro una bella intuizione, peccato che dopo sia stata dimenticata da tutti e abbandonata a sé stessa, dove oggi chiunque ritiene di poter sporcare. Successivamente l’intenzione è quella di aprire un bando di concorso per ceramisti per selezionare alcune opere da incastonare nella parete di tufo, sia sul lato interno che sul lato esterno. Insomma, questo dovrebbe diventare un luogo inconfondibile, da rispettare, un museo all’aperto. E faccio appello a tutti i rivenditori di pittura, carta vetrata, pennelli a farcene omaggio per aiutarci a realizzare la nostra idea. Cercheremo di coinvolgere tutte le associazioni sul territorio per realizzare un sogno che per troppo tempo è rimasto nel cassetto».