Atripalda

Vincenzo Salsano, ex luogotenente dei Carabinieri, già comandante di una delle stazioni di Salerno, originario di Cava de’ Tirreni dovrebbe essere il nuovo comandante della Polizia municipale di Atripalda. Ancora non vi è nulla di ufficiale, ma la decisione sembra sia stata ormai presa dopo che l’interessato ha dato la propria disponibilità. Il nuovo comandante, oggi in congedo, entrerebbe in servizio già nella prossima settimana, forse all’inizio del mese di aprile, in cambio esclusivamente del rimborso spese, almeno per il primo anno. Il nome di Salsano circolava già da qualche mese, ma l’Amministrazione comunale attendeva di sapere dal Ministero degli Interni con quali modalità si poteva procedere alla definizione del contratto. Superato, evidentemente, questo ostacolo, dopo quattro mesi dovrebbe cessare l’interim di Enrico Reppucci, già responsabile del settore Entrate. Altre novità, invece, arrivano dal versante giudiziario relativo all’inchiesta sulle buste paga gonfiate. La Questura, infatti, ha rimosso i sigilli ad uno degli uffici sequestrati durante il blitz del mese scorso, ritenendo evidentemente che ormai non ci sia più nulla da controllare. nel frattempo almeno tre dei quattro dipendenti indagati hanno impegnato davanti al tribunale di Avellino il provvedimento di sospensione dal lavoro a metà stipendio assunto dal sindaco Spagnuolo. La data dell’udienza cautelare è stata fissata per il 28 aprile. Al tempo stesso i componenti dell’Ufficio disciplinare, assistiti dall’avvocato Ettore Freda, avrebbero cominciato l’attività di indagine interna allo scopo di raccogliere una serie di elementi che nel giro di tre mesi dovrebbero consentire di arrivare ad una decisione definitiva sul futuro lavorativo dei quattro indagati. Non trapela nulla di preciso ma sembra, per esempio, che la cifra di 8.580 euro calcolata da uno degli indagati come quella indebitamente e inavvertitamente percepita per un anno e mezzo e restituita attraverso un versamento sulla tesoreria comunale corrisponda effettivamente a quella calcolata dagli uffici. Il sindaco Spagnuolo fece sapere che la somma non sarebbe stata incassata fino alla chiusura delle indagini mentre i legali di controparte sostengono che gli indagati hanno tutto il diritto di mettere in pratica ogni azione che possa alleggerire la propria posizione, compresa quella della restituzione del denaro. Tuttavia, lo stesso dipendente indagato, viceversa, ha chiesto alcune spettanze arretrate, e non ottenendo risposta ha dato mandato al proprio legale, Umberto Ferrajolo, di procedere col decreto ingiuntivo che, con ogni probabilità, sarà notificato al Comune all’inizio della settimana prossima, a cui dovrebbe seguire, in mancana di opposizione, l’esecuzione forzata ovvero il pignoramento di alcuni beni.