Terremoto, vite a rischio. Ancora una volta la terra trema e con essa tremano case, cose affetti, persone e amati animali.
“Se da una parte assistiamo inermi e senza potere alla furia devastatrice della natura, dall’altra ci interroghiamo l’istante dopo – commenta Piera Rosati, presidente nazionale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – su come contenere i danni e soccorre le ferite materiali e morali delle popolazioni colpite.
Con loro, accanto a loro, ci sono gli animali. Animali d’affezione, animali da reddito, altrettanto indifesi e vulnerabili. E’ il momento di superare tavoli di coordinamento episodici, convocati solo per tamponare l’emergenza e cercare soluzioni al momento. E’ ormai necessario – insiste la presidente di LNDC – di arrivare alla creazione di una Protezione civile animale, al fianco di quella che già generosamente si attiva in tempo reale appena dopo le catastrofi. Chiediamo quanto prima un vertice tra le associazioni di volontariato di protezione animale con la direzione generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute, affinché tutti si rendano parte attiva di un intervento che affronti in modo il soccorso e le politiche di prevenzione”.
Intanto, i volontari LNDC sono già al lavoro nei luoghi colpiti dai terribili terremoti degli ultimi giorni che hanno messo in ginocchio, dopo il Lazio, anche Marche e Umbria.
Terremoto, cani sotto le macerie: volontari in campo
«Serve creare una Protezione Civile Animale»
Redazione Ottopagine