«Sono un miracolato». Lo ripeteva più volte l'uomo che questo pomeriggio ha rischiato di essere travolto e schiacciato, mentre era nella sua auto, da un treno della Circumvesuviana in corsa. Una tragedia solo sfiorata. Per fortuna. Danni ingenti però all'autovettura. Ma chi se ne frega, avrà certamente pensato il proprietario immaginando quel che poteva accadere se non avesse fatto retromarcia e il macchinista non avesse tirato il freno. Una fortuna che nel 2012, sullo stesso passaggio a livello, non ebbero due sorelle la cui vita fu spazzata via dall'incedere del convoglio.
I fatti risalgono al primo pomeriggio. Siamo nel Rione Trieste, lungo la strada che collega i comuni di Ottaviano e Somma Vesuviano. L'auto si appresta ad oltrepassare il passaggio a livello. Quello della morte. Quello in cui 4 anni fa persero la vita le sorelle Maria e Grazia Annunziata. Un passaggio a livello pericolosissimo perché privo di barriere, dotato però di segnalatori ottici e acustici. L'uomo alla guida della vettura, probabilmente, si sarà distratto ed ha proseguito nonostante fosse in arrivo un convoglio della Circumvesuviana. Se n'è accorto quando era già sui binari, provando a fare retromarcia. Anche il macchinista del treno ha avuto una prontezza di riflessi da vero campione. E' riuscito a frenare in tempo. Non a fermare però il treno che comunque ha impattato contro il veicolo, ma soltanto sul lato anteriore e ad una velocità molto bassa, al punto che soltanto il cofano e le ruote della Nissan Micra hanno riportato danni. Sotto choc entrambi, sia l'autista che il macchinista, che alla fine si sono abbracciati tirando un sospiro di sollievo.
Faro