Un progetto per avvicinare all'arte i bambini dei quartieri difficili di Napoli. La Fondazione Valenzi punta sul crowdfunding per finanziare Bell e Buon. Per sostenere il progetto la Fondazione ha messo a disposizione dei donatori alcune litografie ritrovate recentemente negli archivi di Maurizio Valenzi. 

È dal 2011 che la Fondazione promuove il progetto a favore dell?infanzia napoletana in difficoltà. Si tratta di laboratori di espressività e didattico-educativi che coinvolgono bambini nella fascia d'età da 5 a 16 anni. Minori che presentano problemi di integrazione, disadattamento scolastico e situazioni di svantaggio familiare e sociale, alle quali, da sola, la scuola non può far fronte. L'obiettivo è che bambini e adolescenti possano avvalersi di una prevenzione primaria, aprirsi al bello che per loro sarà immediatamente buono. Tra le attività promosse: musica, pittura e teatro. In questi anni si sono svolti progetti a Licola (Pozzuoli), San Giovanni a Teduccio, centro storico e Scampia.

La Fondazione ha scelto di collaborare con la piattaforma di crowdfunding Meridonare collegata alla Fondazione Banco di Napoli. 

Alla conferenza stampa di presentazione nella sede della Fondazione al Maschio Angioino hanno partecipato Lucia Valenzi, presidente della Fondazione Valenzi, il professore Marco Musella presidente di Meridonare e Mario Franco, giornalista e critico d'rte. Nel corso della conferenza è stato presentato il Donamat, il bancomat che eroga la ricevuta con tutti i dati per detrarre la donazione dalla dichiarazione dei redditi. 

Tra le attività sociali della Fondazione c'è il progetto Belle Buon- dichiara Lucia Valenzi - un progetto che in questi cinque anni ha ottenuto apprezzamenti dalle istituzioni, dalle scuole e dalle famiglie. Vogliamo dare l'opportunità ai più piccoli di conoscere l?arte nelle sue varie forme. I bambini napoletani devono imparare a creare e a riconoscere il bello che hanno dentro ma che spesso è imprigionato dai tanti problemi. I nostri sono laboratori seguiti da giovani formati grazie alle esperienze già maturate.

Per Meridonare è un piacere ospitare un progetto come questo - ha detto Marco Musella - è una bella iniziativa per fare in modo nuovo una cosa di cui a Napoli c'è grande bisogno. Cioè aiutare l'educazione e la crescita dei bambini e dei ragazzi in modo tale che si possono inserire in un modo più attivo e proficuo nella società senza prendere la via della criminalità e della delinquenza.

A proposito delle litografie ritrovate di recente è intervenuto il giornalista e critico d?arte Mario Franco: i biografi di Maurizio Valenzi tendono a separare la sua attività politica da quella artistica, ma se non uniamo la biografia del politico con quella dell'artista finiamo per perdere un importante criterio di giudizio: l'impegno etico come caratteristica processuale del suo pensiero e della sua azione. L'arte, come metodo per esplorare gli avvenimenti e la storia, consente al politico di vivere momenti di una complessità sconvolgente. È proprio il suo essere artista che consente a Valenzi d'essere un uomo politico di grande fermezza, in momenti di trasformazione continua per il mondo, per l'Italia, per Napoli. (Foto dal web www.neapel-stadt.de.)

Redazione Na