E’ stato un rinvio a giudizio con la prescrizione dietro l’angolo. L’ennesimo procedimento giudiziario nei confronti del governatore De Luca, che finora è uscito sempre vincente basti pensare alla vicenda del Termovalorizzatore e del Sea Park, potrebbe risolversi con l’applicazione del 129 del codice di procedura penale: ovvero l’obbligo del Giudice di assolvere prima della conclusione del processo.
Perché? Dal 13 marzo, data in cui è stata fissata la prima udienza dinanzi ai giudici della prima sezione del Tribunale di Salerno ci saranno appena 17 mesi di tempo per celebrare il processo prima che scatti la prescrizione dei termini. Il 16 agosto 2018, se i conti sono giusti, scatterebbero i termini dei 7 anni e mezzo di tempo prima che avvenga l’estinzione del reato. Ovviamente sempre che De Luca e gli altri 26 indagati rinviati a giudizio per la variante milionaria di Piazza della Liberta per l’insorgere di una “sorpresa geologica” che altro non era che il famigerato torrente Fusandola, non rinuncino alla stessa prescrizione.
Ebbene dall’atto incriminato, che dovrebbe essere la delibera di Giunta del 16 febbraio 2011, sono già trascorsi 5 anni, per la precisione 68 mesi con la prescrizione per falso in atto pubblico che prevede 72 mesi a cui si aggiungono altri 18 mesi per atti interruttivi dal 415 bis d’avviso di conclusione indagine, notificato lo scorso gennaio. A meno di clamorose maratone per arrivare a sentenza di primo grado, non ci sarebbe la possibilità d’alcun Appello. E visti i tempi biblici di un procedimento, c’è davvero poco da sperare. Ma proprio la sentenza di primo grado è quella più lunga dal raggiungere, basti pensare che per quanto riguarda il Termovalorizzatore, quello che fece scattare gli strali della Severino, il primo grado fu raggiunto dopo circa 42 mesi di fase dibattimentale.
Tra l’altro gli indagati erano in numero di molto minore ai 26 di questo procedimento. E solo se volessero essere ascoltati tutti, magari con testi a discarico, salterebbero quei famosi 17 mesi di tempo per arrivare subito a sentenza. In pratica, se la matematica non è un’opinione, si avrebbe giusto il tempo di istruire il processo, oltre a qualche udienza, per poi stoppare tutto per l’avvenuta prescrizione con il sopraggiungere dell’articolo 129.
Antonio Roma