E' arrivato questa mattina a Roma, dopo essere stato estradato dagli Stati Uniti. Raffaele Valente, 46 anni, di Montefalcone Valfortore, domiciliato a New York, era scortato dagli agenti del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia della Direzione centrale della Polizia criminale. Era stato arrestato a New York nel febbraio 2014, nel corso dell'indagine, denominata New Bridge e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, che aveva interessato anche la provincia di Benevento. Diciotto le persone fermate in Italia, sette negli States.
Nel mirino degli inquirenti, come si ricorderà, era finita una triangolazione tra Montefalcone di Valfortore, New York e Gioiosa Jonica ricostruita dagli inquirenti. Cocaina da acquistare alle Bahamas o in Guyana e da spedire in Italia; eroina da comprare nel nostro Paese per venderla negli States. Un giro di droga tra Stati Uniti e Calabria, passando per il Sannio. Roba nascosta in carichi di copertura di frutta fresca o carbone, piazzata sull'asse costruito tra due gruppi, sui rapporti tra esponenti legati alla famiglia Gambino, “storicamente considerata la più grande e potente di Cosa nostra” negli Usa, e la 'ndrina Ursino. Nel mezzo “una cellula collegata con gli americani ed i calabresi sedente nel beneventano”.
Nel dicembre dello stesso anno, poi, Valente era stato destinatario, al pari di altri, di un provvedimento restrittivo anche nell'operazione Underboss condotta dalla Dda di Potenza, relativa ad una tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso e dalla transnazionalità, ai danni di un imprenditore lucano.