Pozzuoli

di Simonetta Ieppariello 

Carla. Il suo volto bellissimo dato alle fiamme. Il suo corpo e il suo grembo dentro cui cresceva una piccola creatura bruciato, offeso. La vicenda di Carla Ilenia Caiazzo , la ragazza di Pozzuoli incinta di otto mesi, che in quel maledetto primo febbraio, fu letteralmente bruciata viva dal suo ex compagno. ha colpito tutti. I mesi sono stati scanditi da riflessioni ed eventi per aiutarla, sostenerla, riflettere.

Tanti i convegni per raccogliere spunti e pensieri perché si fermi la cieca violenza contro donne indifese. 

La vicenda di Carla ha colpito particolarmente anche Lisa Torrisi , una sexy star famosa per il singolare modo di lanciare messaggi , letteralmente scritti sul suo corpo nudo, provocante e sexy.

Stavolta Lisa non posa con modi ammiccanti, e porzioni di un corpo sensuale per sedurre. 

Stavolta Lisa seduce cuore e menti con la potenza di dodici scatti dedicati al tema della violenza sulle donne. Dodici pose per riflettere sul bruto odio, la tragica follia, il veleno della violenza che muove e innesca tragedie orribili. Questa volta Lisa ha deciso di usare il suo corpo per la lotta contro la violenza sulle donne, lo ha fatto attraverso 12 scatti , un calendario intitolato “contro la violenza “. Gli scatti sono del fotografo Massimo In Sabato , la location Pozzuoli , teatro della tragedia di Carla Caiazzo bruciata viva da Paolo Pietropaolo. Gli scatti rappresentano una donna che si vuole liberare dal male, di una donna che in ogni foto si ribella con una potenza uguale e contraria alla violenza che la brutalizza. Il ricavato dei primi 200 Calendari saranno devoluti interamente a Carla Caiazzo. Un gesto concreto per sostenere una donna diventato il tragico simbolo del tema.

Lisa, innanzitutto, ogni tua foto è una splendida interpretazione. Da dove arriva questa capacità di espressione?

MI piace definirmi una Performer. Insomma, fare arte con il proprio corpo diventa una espressione artistica diretta. Può piacere o anche no, ma è diretta e immediata. ;a prima di ogni altra cosa , sono una donna, e da tale, non riesco a concepire l’odio e la violenza riservate a molte di noi. a storia di Carla mi ha profondamente addolorata, sentivo forte il bisogno di fare qualcosa. Di Aiutarla.

Come nasce questo progetto ?

Troppo spesso le donne tendono a giustificare certi comportamenti violenti , magari sperano in un cambiamento del partner che non arriverà mai , così al primo schiaffo si dicono “Era nervoso “, “non lo farà più , lo ha promesso ” e altre cose così . E’ solo la prima fase. Si è certe che non accada a se stesse. 

Poi..

Poi arriva la consapevolezza che non smetteranno mai , ed è in quel momento che potrebbero denunciare , ma non lo fanno. Le donne si trovano risucchiate da un vortice di verità e bugie, vita vera e sentimenti, rapporti che diventano legami che stringono piacevolmente fino a diventare spirali. Magari lo amano ancora , non gli vogliono fare del male oppure per vergogna , sono molteplici i motivi per cui le donne non denunciano. Da questo punto tutto parte, inizia, fagocita vite intere.

Il tuo calendario, cosa vuole essere?

Una denuncia. È ora di dire basta, le donne devono reagire e riprendersi la loro vita. Così è nato questo progetto in sinergia con Ugo Autuori e il fotografo Massimo In Sabato . Voglio devolvere gli utili delle prime duecento copie vendute a Carla Caiazzo . Voglio conoscere Carla, poterle accarezzare, stringere la mano, abbracciarla per darle forze. Perché ogni donna non è sola c’è un’altra donna sempre vicina e pronta a capirla. Sempre.