Apice

Con una sentenza del 16 marzo scorso, il Tribunale di Benevento ha accettato il ricorso dell’ingegnere Zosimo Giovanni Maiolo, dipendente alla Rocca e residente ad Apice, presentato nel 2011 contro la Provincia di Benevento e il funzionario Giuseppe Marsicano. Oggetto del ricorso da parte dell’ingegnere Maiolo è stato l’incarico del “Servizio di Gestione Integrata Risorse Idriche – Valutazioni Ambientali e Ecologia” per il quale la Provincia di Benevento avviò una procedura selettiva (in attuazione della delibera provinciale numero 271 del 12 ottobre 2012). L’ingegnere Maiolo ha contestato l’attribuzione di tale incarico ad un altro funzionario provinciale, il dottore Giuseppe Marsicano, quest’ultimo laureato in Giurisprudenza, facendo un ricorso. Per il Tribunale di Benevento la Provincia di ha violato, paradossalmente, essa stessa gli articoli del regolamento per l’attribuzione dell’incarico. Secondo infatti l’articolo 4 del regolamento erano necessarie “Esperienza e Competenza tecnica nelle materie da trattare”. L’articolo 8 invece testualmente prevedeva: “Ove nel settore risultino presenti più dipendenti interessati, al conferimento dell’incarico di posizione organizzativa, nella scelta il dirigente dovrà tener conto: dei titoli di studio posseduti, dei corsi di aggiornamento effettuati nella materia dell’incarico che si intende conferire, del curriculum professionale, delle valutazioni dell’ultimo biennio, dell’esperienza maturata nell’esercizio di posizioni e materia analoghe a quelle dell’incarico da conferire. Il provvedimento con cui si conferisce l’incarico deve essere motivato in relazione ai criteri specificati….” Secondo il Tribunale di Benevento: “E’ evidente, mettendo a confronto il curriculum di Marsicano con quello di Maiolo che l’Amministrazione ha disatteso tutti i criteri di scelta che Lei stessa aveva individuato. Nell’atto si dice infatti soltanto che il dipendente Marsicano “è in possesso di anni 6 di esperienza maturata nell’esercizio di posizioni analoghe”, ed in forza di tale valutazione gli si conferisce l’incarico”. Insomma secondo il Tribunale di Benevento “il comportamento della Provincia di Benevento non appare conforme ai criteri di correttezza e buon andamento della Pubblica Amministrazione, in quanto il provvedimento impugnato appare carente di idonea e convincente motivazione, oltre che in violazione dei criteri di selezione previsti dal regolamento”. Accolta così la domanda di Maiolo. Il giudice Claudia Chiarotti ha condannato la Provincia di Benevento al risarcimento in favore di Maiolo di 7mila e 282 euro, pari all’indennità di posizione, oltre le spese legali per complessivi 8mila e 950 euro. Come mai la Provincia ha disatteso e violato regole che essa stessa si era data? C’è stata qualche pressione politica forse? E quanti altri casi come questo potrebbero esserci stati alla Rocca?

di Michele Intorcia