Dopo il comune di San Giorgio del Sannio è stata la volta di Apice. Poste Italiane sta incontrando le amministrazioni locali per risolvere il problema della consegna in ritardo della corrispondenza, in particolare delle bollette di acqua, luce e gas, per le quali numerosi cittadini sono stati costretti a pagare “more fastidiose” di qualche euro. I dirigenti di Poste Italiane hanno fatto tappa ad Apice, incontrando il sindaco Ida Albanese, parte della giunta e L’U.Di.Con (Unione per la Difesa dei Consumatori). Numeri civici e indirizzi corretti: sono queste le problematiche da risolvere affinché non ci siano più problemi legati alla consegna della corrispondenza, soprattutto delle bollette. In numerosi comuni sanniti, è questa la tesi di Poste Italiane già evidenziata a San Giorgio del Sannio, mancherebbero i numeri civici e molte volte gli indirizzi sarebbero sbagliati. Ma come si è fatto fino ad oggi? Come mai questi disagi stanno avvenendo da un anno a questa parte? Perché i postini, tecnicamente i portalettere, erano per la maggior parte del Comune di appartenenza, e soprattutto conoscevano il territorio al di là della presenza o meno corretta di numeri civici e indirizzi. Ad oggi sembrerebbe questa una delle motivazioni dei ritardi. Oggi Poste sta infatti rinnovando l’entourage e l’organizzazione dei portalettere, accorpando tutti i dipendenti a Benevento, rispetto a ciò che avveniva in passato, quando fino a circa un anno fa (periodo in cui sono anche cominciati i disagi) i postini partivano per la distribuzione della corrispondenza dagli stessi uffici postali dislocati nei comuni. Ad Apice i quattro portalettere presenti non possono prendersi ferie o malattie al momento. Ciò può significare, probabilmente, che i nuovi arrivati hanno difficoltà nel recapitare la posta, per via dell’assenza di numeri civici in alcune zone e degli indirizzi sbagliati. Anche per questo motivo Poste Italiane assumerà per sei mesi, e non più per tre, i nuovi portalettere, con possibilità di rinnovo fino a due anni. Per quanto riguarda le due problematiche fin ora evidenziate, l’amministrazione di Apice firmerà, come San Giorgio del Sannio,una sorta di intesa con Poste Italiane, inviando una lettera a casa degli utenti, in modo da risolvere la questione del ritardo delle bollette. Intanto l’U.Di.Com ha sollecitato l’incontro di ieri e sta promuovendo una raccolta firme in alcuni esercizi commerciali di Apice.
di Michele Intorcia