Agosto 2014, Renzi e de Magistris per una volta d'accordo sugli interventi da mettere in campo per Bagnoli. Da allora ne è passato di tempo e le tensioni tra i due hanno raggiunto anche picchi altissimi. Solo fino a un paio di mesi fa sembrava impensabile la firma del patto per Napoli; poi la mediazione decisiva del capo dello stato Sergio Mattarella per favorire un clima di disgelo nei rapporti. Il patto di stamattina in prefettura anticipato da tutta una serie di contatti telefonici e di incontri tecnici a palazzo Chigi rappresenta di fatto uno spartiacque. Non tanto sul piano politico perché premier e sindaco continueranno a pensarla diversamente quasi su tutto (a partire dal referendum del 4 dicembre), ma di sicuro sul piano istituzionale. E se de Magistris anche alla vigilia non ha mancato di fare un po' di polemica (“ho aspettato che renzi finisse la sua campagna elettorale negli usa”) l'accordo di oggi potrebbe avere ricadute positive anche su Bagnoli, terreno dove si è consumato lo scontro più duro tra i due con de Magistris che continua a rifiutare il commissariamento dell'area ex italsider.
Renzi e de Magistris firmano il Patto è l'ora del disgelo
Incontro riservato stamane in prefettura poi via libera all'intesa: sbloccati 308 milioni
Redazione Ottopagine