Benevento

La sconfitta delle Zebre per 52 a 7 contro la corazzata Connacht passerà alla storia del rugby sannita ma non per il risultato. Il motivo è semplice, nel corso della ripresa erano in campo addirittura quattro atleti scuola Rugby Benevento. Canna aveva iniziato il match dall'inizio, poi sono subentrati Joshua Furno e Tommaso D'Apice, per altro autore dell'unica meta del XV italiano, e fin quei tutto normale. La sorpresa è arrivata quando nel secondo tempo è entrato anche Giovanni D'Onofrio, talento classe 1998 che lo scorso anno ha conquistato la promozione in serie A con la squadra allenata da Alessandro Valente. Per D'Onofrio un triplo salto: dalla serie B con i sanniti alla serie A con l'Accademia Federale dove è stato visto da Guidi e portato alle Zebre come permit player. Una favola che ha dell'incredibile perché nessuno avrebbe mai immaginato che l'ala sannita potesse fare il suo esordio con le Zebre dopo così poco tempo. D'Onofrio ha stabilito un piccolo record così come il Rugby Benevento che può vantare quattro suoi prodotti nella migliore franchigia italiana. Segno evidente che nel Sannio il talento non manca e c'è chi riesce ad incanalarlo nel modo giusto. Quella di D'Onofrio è stata una scalata pronosticata anche dal tecnico sannita Alessandro Valente che, nel corso della scorsa stagione, più volte aveva detto che si trattava di un “talento cristallino” e che “dopo aver aiutato la squadra verso il sogno serie A sarebbe stato destinato ad una grande carriera”. Dello stesso pare il presidente Rosario Palumbo che alla classica domanda su D'Onofrio ha sempre risposto:”Giovanni è il rugby, un bene per tutto il movimento italiano, ci farà divertire”. La presenza a Parma di tre grandi del rugby italiano come Canna, Furno e D'Apice sarà sicuramente d'aiuto per la crescita di D'Onofrio, un talento cristallino cresciuto con la maglia biancoceleste del Rugby Benevento.