Mugnano del Cardinale

 

 

di Siep

 

Uno scandalo hard e il suicidio di una bellissima 31enne. Il caso di Tiziana, la ragazza di Casalnuovo suicidatasi in casa di una zia a Mugnano per essere finita al centro dello scandalo a causa di un video hard girato con il suo fidanzato e diventato virale è diventato un caso internazionale. Ebbene l’inchiesta sembra essere a un punto fermo perché lo smartphone della giovane suicida è un I PHone ed essendo dotato di un codice che al momento è inaccessibile. E allora ecco che si ripropone la “contesa” con la Apple per avere il codice segreto e “aprire” il telefono. Il pm titolare del fascicolo, Rossana Esposito, come riporta Il Mattino, ha confezionato una rogatoria internazionale da inviare negli Stati Uniti tramite il Dipartimento di giustizia dell’Ambasciata di Roma, rappresentata da una funzionaria del Governo americano con la quale il pm è in costante contatto. 

nell’ufficio del pm Esposito, due giorni fa, è stata ascoltata un’amica di Tiziana Cantone: si tratta di Teresa Petrosino, giornalista di una emittente locale che aveva rilasciato delle dichiarazioni sulle confidenze fattele da Tiziana: «Voleva cambiare vita, era finita in questo schifo».

La ragazza è la teste-chiave per la Procura, l’unica che non ha avuto remore nel raccontare ciò che le disse Tiziana poco prima di morire. Voleva cambiare vita, Tiziana. A 33 anni i suoi video hot erano finiti sul web ed erano diventati virali. Si era rivolta in Prefettura per cambiare anche il cognome. Poi aveva denunciato quattro ragazzi indagati per diffamazione dal pm di Napoli Alessandro Milita, ma non aveva però fornito il nome di colui che aveva girato il filmino divenuto virale. È stato però rintracciato dalla Procura di Napoli nord e messo sotto torchio. Tutto ruota sull’istigazione al suicidio di Tiziana.  Quel codice blocca, rallenta le indagini. La richiesta riguarda “l’accesso al dispositivo iPhone in possesso alla Cantone per indagini in corso in Italia”. Il consulente esperto ha affermato con certezza: «impossibile accedere al dispositivo della vittima». 

Il dipartimento di giustizia degli Us ha già fatto sapere al Tribunale di Napoli nord ad Aversa che la Apple potrebbe non fornire il codice immesso da Tiziana nel suo cellulare, ma richiedere di inviare il cellulare negli Stati Uniti d’America per poterlo aprire e renderlo fruibile agli investigatori. La Apple considera la rivelazione del codice dell’iPhone come una “vera e propria violazione della privacy”.