Ci sarà da dar fondo a tutta la diplomazia, e allo stesso tempo autorità, possibile da parte di Enzo Napoli per tenere a freno parte della maggioranza nella riunione di domani mattina prima del Consiglio di martedì. Magari con l’aiuto del sempre presente Felice Marotta, del capostaff Enzo Luciano, ma anche dei componenti dell’esecutivo a partire da Roberto De Luca. A scuotere l’intensa vigilia dell’assise di martedì mattina, l’atteso arrivo del parere del Ministero sul taglio del 30% delle indennità dei consiglieri. Un parere, il condizionale è d’obbligo, che sarebbe negativo rispetto al quesito proposto dai legali che hanno presentato l’interrogazione.
Insomma, secondo le voci incontrollate di queste ore, ci sarebbe stato un parere negativo sulla richiesta d’illegittimità del taglio del gettone di presenza dei consiglieri. Non senza recriminazioni sulla formazione della richiesta che, secondo alcuni, non sarebbe stata formulata in maniera chiara. Anzi, fra le righe dello stesso parere, ci sarebbe anche l’eventualità che il taglio possa diventare ancora più robusto. Un parere che, al momento, sarebbe stato letto da pochi, nonostante le richieste. Apriti cielo, con molti consiglieri della maggioranza che sono pronti a tornare alla carica in quella che è una richiesta che sarebbe condivisa anche dalla stessa opposizione: i tagli devono riguardare tutti. Insomma, non solo i consiglieri ma anche il sindaco e la sua squadra d’assessori ed anche il presidente del Consiglio.
Già perché anche quest’ultimo incarico pare che non fosse stato raggiunto dal taglio deciso, secondo i consiglieri, in maniera unilaterale dalla stanza dei bottoni di Palazzo Guerra. Insomma, nella riunione di domani mattina si potrebbe ritornare a discutere, con la richiesta esplicita di allargare la sforbiciata anche a tutto l’esecutivo, ad iniziare proprio dallo stesso sindaco. In pratica, potrebbe essere un anticipo di quella che sarà materia d’alcune interrogazioni che apriranno la seduta di Consiglio di martedì. Argomento infiammabile che oltre a movimentare la riunione di maggioranza potrebbe trascinarsi anche nello stesso Consiglio, non senza toni accesi di discussione.
Antonio Roma