“Invertire lo spopolamento significa creare occasioni di lavoro, attraverso lo sfruttamento delle risorse agroalimentari, storiche, architettoniche e naturalistiche. Un modello che esclude di fatto l’industrializzazione forzata”. Così Luigi Rossi, consigliere comunale di Guardia Lombardi ed esponente provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, che oggi nella sala pluriuso “S.Pertini” di Lioni coordinaerà il primo incontro seminariale dedicato al progetto Pilota dell’Alta Irpinia. “Invito anche gli altri sindaci che hanno cercato soluzioni alternative diverse: ho sollecitato l’incontro per evitare che ci siano protagonismi paziali, e di interesse di pochi. Il Progetto Pilota è destinato nei prossimi mesi ad animare il dibattito in tuto il comprensorio”. Obiettivo del partito, dunque, quello di istituire dei laboratori permanenti aperti al confronto e alla raccolta delle idee-proposte. “Non ci sono ancora discussioni di merito da parte dei sindaci, e noi vorremmo affiancare i lavori, anche per evitare che qualcuno possa metterci il cappello”. ironizza Rossi. La pianificazione di una piattaforma progettuale che abilisce i confini amministrativi fra i campanili e mira a riorganizzare i servizi al cittadino, a detta del consigliere non può prescindere dalla storia degli ultimi trent’anni. “Uno sfuardo al passato è doveroso: sono stati gestiti fondi derivanti dalla 219, fondi europei, degli enti montani, dei Gal e di tutti gli enti deputati alla programmazione. Tutti strumenti che però hanno impoverito la popolazione”. L’occasione fornita dal Progetto Pilota dunque, di disporre del primo strumento di programmazione negoziata dal terremoto ad oggi, rappresenta una partita decisiva per il comprensorio altirpino. “Gli stessi protagonisti che hanno gestito in precedenza non dovrebbero sedere ancora ai tavoli” affonda. “I fondi giunti in Irpinia sono stati gestiti sempre dai soliti noti, e il progetto pilota potrebbe avere lo stesso drammatico destino delle pagine scritte in precedenza”. Come sfida al cambiamento e alla rinascita non solo economica ma anche politica dell’area, quella del progetto pilota mira a rivoluzionare il tessuto sociale e il modo di abitare i luoghi. “Introdurre il cambiamento significa abituarsi a ragionare in maniera differente: dal campanile ai territori, che richiede un procedimento complesso e articolato da spalmare innanzitutto sui cittadini” conclude. La Federazione Sinistra Ecologia e Libertà di Avellino in collaborazione con il Coordinamento regionale del partito e il proprio Gruppo parlamentare nazionale guidato dall’Onorevole Giancarlo Giordano promuovono un incontro seminariale dedicato al "Progetto Pilota Alta Irpinia". Oltre al coordinamento dei lavori da parte di Luigi Rossi, l’introduzione sarà affidata a Raffaele Aurisicchio, coordinatore provinciale e vedrà la partecipazione dei circoli territoriali. Le conclusioni saranno affidate all’Onorevole Salvatore Vozza, coordinatore regionale Sel. Sulla questione si è già espresso l’On. Giordano, che ha rilevato l’importanza del progetto nel contesto più ampio del Mezzogiorno d’Italia. “Una questione che richiede partecipazione democratica, trasparenza e innovazione”.
Lioni. Area pilota, Luigi Rossi (Sel) rilancia sul lavoro
"I fondi arrivati in passato hanno prodotto solo povertà". Si apre il confronto politico sul tema
Redazione Ottopagine