Ottaviano

Cairano, Calitri, Monteverde, Aquilonia. Fino a qualche anno fa, inglesi e tedeschi erano pronti ad investire. Volevano acquistare le case rimaste vuote dopo che tanti giovani sono andati via, al Nord, in cerca di lavoro e realizzazione personale. Alcuni lo hanno fatto. Hanno acquistato, a prezzi stracciati, piccoli appartamenti in cui però si trascorre al massimo qualche settimana di fine estate. Risultato: comunità che continuano ad essere spopolate. Tante case vuote che aspettano nuovi inquilini che le rianimino. Case che tornano a fare gola. Ai napoletani, in particolare.

E' di questi giorni il monito del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contro quei Comuni dell'area vesuviana che, ad oggi, non hanno ancora adottato i piani di evacuazione previsti dalla normativa nazionale. Si tratta di veri e propri vademecum su cosa fare e come comportarsi in caso di eruzione. Tra le varie disposizioni, rileva il trasferimento obbligatorio delle popolazioni verso altre città d'Italia. Ogni comune del Vesuviano conosce in anticipo la propria destinazione. La popolazione di Ottaviano, ad esempio, dovrà prendere armi e bagagli per dirigersi, in tutta fretta, in quel di Frosinone. Una exit strategy che proprio non piace agli ottavianesi che, attraverso il loro sindaco, da tempo stanno provando a far lievitare il proprio dissesso. Di qui, la proposta: ma quale Ciociaria, andiamo tutti in Alta Irpinia! Una posizione che è stato ribadita dal primo cittadino Luca Capasso nel corso dell'intervista resa al direttore di Otto Channel, Pierluigi Melillo, per la trasmissione "Punto di Vista". 

«La popolazione di tutta l'area vesuviana, in caso di rischio eruzione, dovrà abbandonare la Campania e trasferirsi in altre regioni d'Italia - ha dichiarato Capasso - Le conseguenze? Il Pil campano che crolla a picco per non parlare delle oggettive difficoltà nel convincere i cittadini a distaccarsi dalle propriue comunità. Guardate cosa sta accadendo ad Amatrice: nonostante il disastro, le persone non se ne vogliono andare, vogliono restare per ricostruire dalle macerie. Il distacco è brutale. Credo, invece, che con un piano di evacuazione regionale si possa addivenire ad una soluzione seria ed importante. Nell'alto avellinese e beneventano ci sono tanti paesi completamente spopolati. Potremmo trasferire là le popolazioni del vesuviano. Non ci sarebbe più quel distacco totale, per non parlare delle ripercussioni economiche positive per la nostra Regione. Un professionista potrebbe lavorare lo stesso, un commerciante continuerebbe ad esercitare la propria attività». 

 

Rocco Fatibene